The Last Stand
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Se vi piacciono i film anni 80, e vi siete gasati almeno un po’ guardando I Mercenari, sappiate che c’è una nuova pellicola che non dovete perdere (o, almeno, che potrebbe piacervi, nel caso vi capiti di vederla): The Last Stand. Il protagonista è l’invecchiato (e ormai non più governatore) Arnold Schwarzenegger che ha un bel ruolo da protagonista in una sceneggiatura dai ritmi noti e (per molti aspetti) molto più apprezzabile dei comunque godibilissimi blockbuster by Stallone in cui è stato giustamente coinvolto. La trama è semplice: Ray Owens, ex poliziotto di prima linea di Los Angeles, fa ora lo sceriffo in una sonnolenta Sommerton Junction, quando la rocambolesca fuga di un signore della droga (Gabriel Cortez, interpretato da Eduardo Noriega) porta scompiglio e morte nella sua cittadina. Un classico – retto benissimo da comprimari e personaggi secondari che mettono in piedi un bel film, dove bel film vuole chiaramente dire bell'”action movie per i canoni degli eighties”. Le uniche concessioni all’estetica di questi ultimi anni sono qualche effetto splatter in alcune sparatorie, e alcune scene d’azione in macchina, che direi fossero fuori portata allora, ma il resto degli elementi fa sentire a casa, accettando anche qualche battuta (improponibile trent’anni fa) in cui Swarzy risponde “vecchio” a chi gli chiede come si sente dopo avere sfondato una porta di un locale per evitare le pallottole dei troppi nemici.
L’unica considerazione agrodolce è che il vedere questo eroe dei film d’azione ripercorrere le sequenze alla A-Team per prepararsi all’attacco imminente fa un po’ da contrasto con la scelta stilistica di Clint Eastwood nel capolavoro che è Gran Torino. Ma è il pensiero di un secondo. Questo rimane un bel film (per chi, come me, apprezza il genere) e Schwarzenegger è nel ruolo al 100%, non pretendendo di essere (ancora) un eroe dal fisico senza paragoni, ma finendo per mostrare che la sua stazza gli permette di essere comunque un avversario credibile, anche contro personaggi più giovani e aggressivi di lui.