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Gens Arcada – Cecilia Randall

Gens Arcana - Cecilia Randall (cover)

Ok, avrò modo di parlarne in maniera più approfondita più avanti, ma per ora mi limito a riportare una gradita notizia: il nuovo libro di Cecilia Randall è finalmente in uscita e sono pubblici nome e *copertina* (by Paolo Barbieri). So che molti si aspettavano un Hyperversum IV, ma l’autrice aveva già detto da tempo che la sua prima saga non avrebbe (per il momento?) avuto un seguito. Quindi in Gens Arcana (ambientata a Firenze, nel 1478) non si parlerà di Ian e dei suoi amici ma di una ambientazione completamente nuova. Siete curiosi? Anche io, lo ammetto. E molto :-)
Per ora tutto quello che possiamo fare e andare sul suo sito ufficiale (anche questo rifatto da zero) e leggere la quarta di copertina – almeno fino al 19, quando il libro sarà in tutti i negozi.
Ah, nuova storia, nuova casa editrice. Gens Arcana esce per Mondadori e non per Giunti (come invece Hyperversum).

Arcana (Strutture) – Ombre Corte

Arcana (Strutture)

E alla fine il momento è arrivato :-)

Sono infatti pubblici da ora i due cortometraggi realizzati dai partecipanti del corso Ombre Corte (organizzato dal Servizio Biblioteche di Modena / ZonaHolden, e tenuto da Stefano Ascari) e tra questi c’è Arcana, liberamente tratto dal mio racconto Strutture.

La sceneggiatura è stata composta da  Jonathan Franciosi, Greta Poletta, Francesca Gammetta e Simona Fiorani (con la supervisione di Stefano) e le riprese vedono coinvolti Jonathan Franciosi, Greta Poletta, Francesca Gammetta, Carmine Trovato, Simona Fiorani, Imma De Prisco e Eugenia per i vari ruoli (regia, fotografia eccetera), il tutto dietro la supervisione di Pongo Films.

 Se siete curiosi di vedere cosa sono riusciti a realizzare con i pochi minuti di filmato che avevano a disposzione, potete dare una occhiata a questo indirizzo: http://www.comune.modena.it/biblioteche/holden/moviearcana.htm

Dal sito di ZonaHolden (http://www.comune.modena.it/biblioteche/holden/) potrete poi trovare tutto il materiale prodotto dall’iniziativa (compreso l’ebook, che contiene anche gli storyboard disegnati da Christian Cornia e un’intervista a Rita Charbonnier, che si è prestata come consulente nelle fasi finali del corso), nonché l’altro cortometraggio, tratto dal racconto BabyBlue di Giuseppe Sofo.

Ricordiamo che entrambi i testi (Strutture e BabyBlue, presenti in modo completo nell’ebook del corso) sono tratti dall’antologia di racconti fantastici, ambientati a Modena, L’Ombra del Duomo (Larcher Edizioni)

Un grazie infine al Deus Ex Machina di ZonaHolden, ovvero Walter Martinelli, per il complesso e articolato lavoro di coordinamento dell’iniziativa, che ha reso possibile tutto quanto :-)

Modena Fantasy 2010 – considerazioni

Foto by Francesca Angelinelli

Una piccola premessa: di questa interessante manifestazione sono stato uno spettatore privilegiato. Privilegiato perché si è tenuta a Modena, la mia città, e in centro, quindi vicino a dove abito. E privilegiato perché, grazie all’amicizia con Cecilia Randall e suo marito, ho avuto l’enorme piacere di poter partecipare ad una sorta di mini-cena di chiusura evento (a base di gnocco, tigelle e lambrusco, come è giusto che sia, in zona), cosa che mi ha permesso di parlare con una parte degli organizzatori e degli autori presenti a questa due giorni di festival.

Della manifestazione in quanto tale non dirò molto – ci sono davvero moltissime foto a disposizione sul web, e anche qualche filmato, tra cui uno corposo dell’incontro clou della manifestazione, quello con Alan D. Altieri – se non che la benedizione del bel tempo ha avuto come contralto il sole a picco, e che un pizzico di pubblicità in più avrebbe probabilmente trasformato già questa prima edizione in quel caos di persone che questi eventi vogliono e possono essere.

Sul resto, beh, non posso che fare tanto di cappello a Iannucci (di MondoLibri) e Fantini, coadiuvati dall’ottimo Alfonso Zabro (di FantasyMagazine, presente comunque ANCHE come autore) e a quanti altri si sono prodigati per riempire la lunga piazza XX Settembre (che per scelta del comune sembra troppo vuota, quando non ci sono cose di questo tipo) di stand e gente. Io ho avuto il piacere di girare ed ascoltare, con qualche amico che si è proposto con un romanzo sotto braccio ad una delle case editrici presenti (perché c’erano case editrici, oltre che scrittori, illustratori e miniature, e queste, chissà mai che siano le occasioni giuste per provare a farsi notare), qualche altro che è passato, con bimbi a seguito, per assistere a qualche presentazione e conoscere (o almeno vedere di persona) questo o quell’autore, e qualcun altro ancora che è solo venuto a cercare gli spadoni medioevali (che però, ahimè, non c’erano…).

Io, lo ammetto, ho solo giracchiato tra le postazioni, per ascoltare. Perché le fiere sono posti strani (con KULT nei primi dieci anni ne abbiamo davvero fatte tante, troppe forse) e il bello, per me, è vedere cosa succede, che dinamiche si formano, che alchimie, tra chi è dietro al banco, o sopra un palco, e chi è dall’altro lato, svogliato o incuriosito che sia.

Per poi vedere queste meccaniche, composte in due lunghe giornate all’aria aperta, cristallizzate nei commenti, nei racconti, nelle parole quasi emozionate della gradevole compagnia serale.

Tra la ventina di persone presenti, non contando ovviamente mia moglie, Cecilia e Lorenzo, la modenese Francesca Poggioli (autrice) e Simonetta (maesta e illustratrice), avevo già avuto il piacere di parlare in passato solo con l’autore de Il mondo delle Radici, Alessio Gallerani (ad un incontro che ho tenuto sull’editoria web ormai millenni fa).

È stato perciò doppiamente gradevole potere scambiare commenti (letterari, tecnici o anche solo enogastronomici che fossero) con Francesca Angelinelli (Kizu no Kuma, per citare giusto uno delle sue opere), Paola Boni (La saga di Amon), Francesca Resta (illustratice), Sandro Paganotti, e  Michela Battocchio e Edoardo Valsesia (di Asengard Edizioni)

Un posto più ampio nella mia scarsa memoria (non fosse altro che per quantità di chiacchiere scambiate, agevolate dalla disposizione a tavola) meritano poi il già citato Alfonso Zambro con Elisa Rava, e Davide Zaramella con Valentina Vecchiato.

Che dire? Di tutti è stato gradevole percepire l’entusiasmo, la volontà di portare avanti una attività o anche solo una passione, e la gioia del riuscire a farlo circondati da gente in qualche modo affine.

Un bel momento, la sera intendo, chiosa perfetta di un evento, il Modena Festival 2010, che ancora una volta ha portato a Modena una porzione di un Italia di cui è lecito, e doveroso, essere orgogliosi.

Modena Fantasy 2010

Modena Fantasy 2010

Modena Fantasy 2010

Lo sapevate che domani e sabato a Modena, si terrà il Modena Fantasy 2010? E che, giusto per gradire, l’ospite d’onore della manifestazione è ALAN D. ALTIERI (il tutto maiuscolo è d’obbligo)?
L’elenco degli autori presenti è poi lunghissimo: Alfonso Zarbo, Francesca Angelinelli, Miki Monticelli, Fabrizio Valenza, Cecilia Randall, Fabio Cicolani, Marco Davide, Thomas Mazzantini, Alessio Gallerani, Filomena Cecere, Gabriella Mariani, Valentina Capaldi, Demetrio Priolo, Arianna Formentin, Paola Boni, Luca Tarenzi, Manuela D’amore, Antonio Cinti, Alessia Mainardi, Ilaria Trombi, GianAndrea Siccardi, Alice Montanaro e Mauro Fantini.
Che dire? Un appuntamento di rilievo assolutamente nazionale che, se riesce a resistere alle possibili intemperanze del tempo, mi auguro possa davvero dare soddisfazione agli organizzatori.

Per tutte le altre informazioni (compreso il programma completo) vi rimando al sito ufficiale dell’iniziativa:  www.modenafantasy.com

Non è un paese per fessi

Ok, questo è il terzo corto che vedo, del Nonantola Film Festival 2010, ed è il terzo corto che mi piace. Le Ancelle Sbronze di San Vincenzo non avranno vinto un premio, ma forse perché la competizione era davvero agguerrita. Il loro Non è un paese per fessi è gradevole, girato bene, ha una buona regia e degli attori che riescono a cavarsela egregiamente, in uno script agile e senza falle, che sa gestire il genere con suggestioni ed ironia.

Davvero una cosa simpatica – che mi sento di consigliare a tutti, anche a quelli che, il Western, proprio non riescono ad apprezzarlo.

Il tramonto di iRex?

iLiad (iRex)

 

Un mio amico mi ha segnalato oggi una notizia in qualche modo “triste”. Sembra infatti che sia prossima alla bancarotta l’iRex, protagonista solo qualche anno fa dell’esordio dei lettori di eBook sul mercato consumer – e tra le prime realtà che aveva fatto accordi con i quotidiani anche italiani per la distribuzione elettronica degli stessi.

L’iLiad, il loro lettore con carta elettronica, era da subito apparso uno strumento molto appetibile, ma atipico (tanto che alla fine io avevo infatti optato per il suo principale concorrente, il Sony Reader): proposto con un prezzo molto alto, era alla fine un dispositivo per leggere libri che aveva una durata d’uso di solo una dozzina di ore. Questo perché, al contrario del Sony Reader, proponeva il WiFi, il touch, e aveva uno schermo più grande e definito, caratterstiche che l’avevano fatto diventare LA scelta di una buona parte dei pionieri del settore.

Poi è arrivato l’iPhone, l’iPad, e si è tornati a parlare di tablet. E un dispositivo del genere ha perso molti dei vantaggi che sembrava avere in precedenza. Questo, mentre non sembra che il mercato dei lettori tradizionari (dal Kindle in su) stia per svuotarsi, anzi (quei dispositivi sono pensati per la lettura principalmente di LIBRI, e quello continuano a renderlo possibile MEGLIO di qualunque altro device esistente, iPad compreso, quando si parla di uso “reale” e non sporadico). Che dire? Confido che l’iRex abbia ancora cartucce da sparare, e che possa rimanere sul mercato, ma è in qualche modo la dimostrazione che essere più avanti degli altri, ogni tanto, non è così vantaggioso sulla distanza.

Fonte: Tom’s hardware.

Il Premio dei Premi…

Premio dei Premi

…di solito NON parlo del mio lavoro su questo sito (o sugli altri a cui collaboro o che gestisco) ma la notizia in questo caso è troppo ghiotta per essere omessa: l’Expert System SpA (all’interno della quale coordino il settore R&D per italiano e inglese) ha ricevuto martedì – in Quirinale – dalle mani del ministro Brunetta e del presidente Napolitano il prestigioso Premio dei Premi. Pur avendo solo meriti indiretti (è Cogito Monitor il prodotto che ha messo in gioco l’Expert quest’anno) non posso negare come un certo brivido, per questo riconoscimento, sia davvero  inevitabile.

Vi rimando per ulteriori dettagli al blog ufficiale di Marco Varone, linkandovi anche questa pagina su cui sono presenti un paio di foto della premiazione.

L’Ombra del Duomo – i film

Giovedì 17 giugno alle 18 alla biblioteca Crocetta presentazione dei corti realizzati dai partecipanti ai corsi Ombre corteAzione.
I video sono ispirati a due racconti tratti dalla raccolta l‘Ombra del DuomoBaby blue di Giovanni SofoStrutture di Marco Giorgini.

L’Ombra del Duomo e Parole D.O.C.

Dopo Ombre corte un’altra interessante iniziativa ripunta i riflettori su L’Ombra del Duomo (antologia di genere fantastico pubblicata dalla defunta Larcher Editore alla fine del 2006 di cui sono stato curatore e uno degli autori): anche  Coop Estense ha deciso di dare spazio a questo volume, all’interno del progetto di valorizzazione degli autori locali.

Il libro – ormai inevitabilmente al termine del suo ciclo di vita – non poteva probabilmente avere un commiato migliore. Oltre ad essere disponibile per la vendita da oggi all’interno dei due Ipermercati di Modena di Coop Estense, questa raccolta di racconti avrà il piacere infatti anche di un’ultima presentazione pubblica, che si terrà all’interno de I Portali il giorno 20 maggio alle ore 18.30. Salvo imprevisti a questo incontro saranno presenti anche la maggior parte degli autori, con i quali ci sarà un momento di commento letterario, che toccherà la genesi e gli sviluppi correlati dei vari brani proposti. Se siete in zona, beh, sappiate che siete tutti caldamente invitati a partecipare :-)

Ah, vi ricordo i titoli e gli autori dei racconti contenuti nell’antologia: Dum domini cancer (Roberto Barbolini), I due leoni (Cecilia Randazzo), Ossa (Raffaele Gambigliani Zoccoli), Baby Blue (Giuseppe Sofo), Fantasia dopo il disastro (Dorian Reavers), Il cuore nero della città (Gabriele Sorrentino), Il ritorno del Drake (Gabriela Guidetti), La città sommersa (Stefania Gentile), Strutture (Marco Giorgini), Derive (Christian Del Monte) e L’osso del drago (Eliselle).

La copertina è un opera originale di Andrea Corradini.

Premiazione Holden

All’interno della consueta cornice della piazzetta della Rotonda / LeClerc di Modena si è tenuta ieri pomeriggio alle 16 la premiazione per l’ottava edizione del concorso di Holden. Ha fatto gli onori di casa Walter Martinelli (Servizio Biblioteche) coadiuvato dall’assessore alle politiche giovanili Fabio Poggi, dal responsabile del centro commerciale e da altri “operativi” del concorso (come il sottoscritto). I testi narrativi e le poesie che hanno vinto o che sono state segnalate hanno goduto dell’intepretazione offerta da Irene Guadagnini e Leonardo Martinelli, mentre la parte grafica veniva proiettata sugli schermi ai lati del palco (oltre ad essere visibili nei pannelli di esposizione).

Come sempre un folto pubblico ha assistito alla cosa, tributando ai vincitori i giusti applausi.

Tra gli assenti illustri (per motivi di coincidenti attività) ricordiamo i giurati delle varie sezioni: Doriano Rabotti (prosa), Carlo Alberto Sitta (poesia), Battilani (grafica) e Montanari (giochi di ruolo). Presente in sala Giovanni Finali, tra gli ideatori e promotori di questo concorso artistico fin dall’inizio.

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