Nel caso qualcuno di voi sia curioso di saperlo, l’incontro fatto il 30/1 con una dozzina di ragazzi di una scuola media di Modena (non l’avevo detto, siamo stati alle scuola Mattarella) è stato piuttosto interessante, almeno dal nostro punto vista. I ragazzi si sono dimostrati attenti, propositivi e curiosi, e hanno sopportato la mia poca capacità di interagire con loro senza mostrarlo troppo, e (grazie anche alla presenza di una loro docente) alla fine di due ore preventivate è stato organizzato un piccolo piano di lavori, in vista del nostro ritorno tra circa un mese.
All’interno del tempo a disposizione infatti, dopo avere parlato un po’ di teoria e aver mostrato alternative e qualche esempio, i ragazzi si sono divisi in tre gruppi, e ognuno di questi ha proposto una “trama” per un proprio videogioco, con l’intenzione (nostra) di realizzarlo tramite RenPy. L’idea operativa è intanto quella di fare loro traformare le bozze in sceneggiature il più complete possibili, in quattro settimane.
Tutti e tre i progetti (un giallo investigativo ambientato a Londra, e due storie horror-like ambientate invece all’interno della scuola stessa) sono potenzialmente di ampio respiro, e meritano sicuramente una resa (eventuale, successiva) magari più interattiva, ma si adattano comunque bene a diventare anche delle visual novel. Come verranno sviluppate (e quanto) dipenderà chiaramente dalla loro volontà, abilità e tempo, ma sia io sia Andrea siamo sicuri che il risultato sarà apprezzabile.
Domani pomeriggio terremo un primo incontro, in una scuola media di Modena, su un tema che a me e ad Andrea Capitani (mio collega sul lavoro e l’altra metà della MG Production) sta molto a cuore: i videogiochi. Non il giocare ai videogiochi (o almeno non solo) quanto piuttosto il realizzarli.
E questo è un argomento che, per quanto forse a qualcuno di voi possa sembrare strano, in realtà si combina abbastanza bene con la scuola a tutto tondo. Realizzare videogiochi non è infatti un esercizio solamente tecnico, ma può combinare insieme arti visive e musicali, e narrazione.
Un videogioco può quindi facilmente diventare un ausilio per la didattica (mostrando il tema di una specifica lezione, in modo interattivo) oppure può essere proposto ai ragazzi come progetto interdisciplinare su cui affinare specifiche abilità e spirito di squadra.
Non andremo quindi a parlare di programmazione C e openGL come abbiamo fatto in passato (anche se dubito che questi due punti non vengano comunque accennati) ma di strumenti alternativi, più semplici anche se potenti, con cui chiunque può iniziare da subito a fare esperimenti. Strumenti in grado di essere usati su Windows, Mac e Linux, e in grado di creare applicazioni anche per iOS e Android – gratuiti. Read more »
Alla fine non c’è stato davvero il tutto esaurito (qualche assenza tra le prenotazioni ha lasciato alcune sedie vuote), ma la sala del Centro Alberione di Modena era piuttosto gremita, e l’evento mi è sembrato davvero interessante e il tutto organizzato davvero molto bene.
Almeno la mattinata (l’unica parte in cui sono riuscito ad essere presente) gli interventi che mi hanno preceduto sono stati davvero tecnici e l’atmosfera in sala era esattamente quella che ti aspettavi da un Tech Summit.
La mia parte, durata una cinquantina di minuti come da programma, non ha mostrato righe codice, ma confido che sia stata comunque in tema con la manifestazione e che possa avere fornito spunti, o almeno incuriosito, i presenti. Io mi sono divertito e nessuno ha sbadigliato troppo evidentemente mentre parlavo di reti semantiche, disambiguazione, e flussi di apprendimento da fonti non strutturate – e questo lo considero un piccolo successo – tenendo conto che nessuno dei presenti lavorava con la “conoscenza”. Ah, in sala davvero moltissimi programmatori (questo era atteso), tra cui anche un certo numero di sviluppatori C / C++ (alcuni hanno tenuto la mano alzata quando ho sottolineato C – e questo mi ha reso più luminosa la giornata).
Come da promesse, vi allego il render jpg delle slide di inizio capitoli – giusto per darvi una qualche idea di come ho esposto l’argomento che avevamo stabilito. Se siete più curiosi e volete leggere tutti i passaggi in dettaglio (anche se non è detto che siano comunque comprensibili senza il supporto dell’esposizione) potete trovare il PDF con tutto qui.
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(sito ufficiale)
Il primo post su questo sito dopo davvero tanto tempo riguarda una interessante iniziativa che si svolgerà qui a Modena, sabato 20 Gennaio 2018, ovvero “La prima conferenza tecnica a Modena sul mondo IT che mette a disposizione il palco a professionisti del settore e rappresentanti delle community locali.“.
Nove ore, nei begli spazi del Centro Culturale Giacomo Alberione (a due passi dall’Accademia Militare, quindi in centro storico), in cui nove relatori (tra cui il sottoscritto) si daranno il cambio per trattare di argomenti Tech che spaziano da React JS a WordPress, passando per Ragazze Digitali, e inciampando anche sulla tematica che proporrò io – che riguarda la semantica e il recupero di informazioni da fonti testuali. Il titolo (“Creazione di un knowledge graph di concetti e relazioni tramite learning da fonti non strutturate”) sembra quello di paper piuttosto che quello di un intervento alla fine di poco meno di un’oretta – e spero non “spaventi” chi ha deciso di partecipare all’evento, confidando che l’argomento sia comunque davvero interessante e che possa essere seguito anche da chi non è necessariamente un “addetto ai lavori” (cosa che vuole dire, tra l’altro, cose piuttosto diverse, soprattutto in questi ultimi anni).
Se non riuscite a intervenire (credo tra l’altro che ci sia il tutto esaurito già da giorni) sappiate che è probabile che scriva una nota sull’evento anche su questo sito – chiaramente dopo il 20 di gennaio – ma confido che ci sia materiale sull’evento anche messo a disposizione da parte degli organizzatori.
Come scrivevo nel post precedente questo ultimo periodo è stato piuttosto intenso, ma ieri, con la consueta cena di Natale di Expert System (che quest’anno si è tenuta da Vinicio, a Modena), c’è stata l’occasione di rilassarsi un po’, di fare anche il punto sulle tante cose accadute in ditta in questo 2015, e (so che può sembrare strano) anche di fare due chiacchiere non solo con i colleghi delle altre sedi sparse per il mondo, ma anche con quelli della sede di Modena – con cui in realtà ho di norma contatti piuttosto ridotti.
In più una sorta di “gara di selfie” mi ha dato l’occasione di immortalare il buon vecchio Andrea Capitani, coautore della maggior parte dei giochi mobile realizzati in questi ultimi anni. Non so quanto questa foto possa essere interessante per chi passa su queste pagine (tra l’altro la foto ha un risoluzione bassa e una qualità ancora peggiore) ma credo che ogni momento meriti un richiamo per il futuro, e quindi ecco qua.
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E domani, dopo la conclusione delle altre interessanti sezioni legati al Game Design, alla Grafica e alla Musica gestite dagli altri insegnanti, io e Andrea Capitani partiremo con la prima delle quattro lezioni legate allo sviluppo del codice. Come nelle altre due edizioni, queste prime due ore saranno quelle più “teoriche” (serviranno anche a noi per conoscere i partecipanti e valutare il modo migliore per procedere) e forniranno le basi per comprendere meglio le successive. Ricordiamo che questa ultima sezione di new g@me si terrà dalle 18 alle 20 al Laboratorio Net Open Source in Via Barchetta, 77 a Modena, e non in Via Campi, a partire dalle 14, come le precedenti. Ricordiamo anche che, chi fosse interessato, può provare ad unirsi al resto degli studenti come auditore – quindi senza essersi iscritto a inizio corso – chiaro, solo se ci sarà abbastanza spazio nell’aula.
A domani sera :-)
La cena di Natale di quest’anno – la prima dopo la quotazione in borsa – ha segnato il raggiungimento di un altro “piccolo” obiettivo per la ditta per cui lavoro dal 1993: il quarto di secolo di vita. E così, mentre per l’Expert System inizia l’espansione verso la Spagna (suppongo auspicato ponte anche per il Sud America – dopo l’apertura degli uffici negli States), c’è stato modo di scambiare gli auguri con i tanti colleghi sparsi per l’Italia nei bei locali de La Quercia di Rosa (che, per coincidenza, è stato anche il locale del pranzo del mio matrimonio).
La foto qui sopra vede i tre soci fondatori insieme a me e all’altro dipendente più “anziano” di Expert System – raccogliendo quindi in dettaglio (da destra a sinistra) Stefano Spaggiari, me, Paolo Lombardi, Andrea Corradini e Marco Varone.
Giusto alcuni screenshot per ricordare questo momento (che probabilmente non durerà a lungo) – (iPhone/Italia) secondi nella categoria Giochi/Sport, sesti nella categoria Giochi/Arcade e quindicesimi nella categoria Giochi in generale.
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…Chiellini per il graditissimo regalo :-)
Un grazie doveroso a Doriano Rabotti – il giornalista che ha firmato il pezzo :-)