Category: Musica

Neumi: cantus volat signa manent


Ho il piacere di conoscere Davide Riccio grazie al magazine digitale KULT Underground di cui sono coordinatore, e ammetto che leggendo i suoi articoli rimango praticamente sempre spiazzato dalla sua impressionante cultura musicale, che non si limita al già vastissimo mondo della discografia indie o mainstream, classica e moderna, ma comprende anche settori molto più di nicchia e impensabili. Una cultura che è passione, e che lo rende, in certi casi, attore, e non solo ascoltatore. E il progetto neumi, che si concretizza in un bel libretto bilingue (italiano/inglese) corredato da un CD musicale, è il più recente esempio di cosa sia in grado di realizzare – coinvolgendo figure differenti, sfruttando oltre alle sue capacità le tante sinergie che riesce a stimolare – quando trova un tema interessante su cui investire tempo e lavoro. Read more »

Beautiful Song

Ammetto di non avere mai seguito l’EuroVision festival (l’unica competizione musicale che guardo, almeno un po’, ogni anno è San Remo) ma un mio amico mi ha accennato come fosse interessante quest’anno, e alla fine ho visto praticamente tutti gli interventi (a giochi terminati) sul web. E mi sono piaciuti praticamente tutti (a parte giusto un paio).

Sonorità principalmente anni ottanta (almeno questa è la mia impressione) sommate, in alcuni casi, ad pizzico di sound etnico molto gradevole, oppure a riff dance o ancora a tendenze più melodiche. Belle voci, con costruzioni ritmiche non particolarmente elaborate, ma orecchiabili e accattivanti. E qua e là, pure qualche bel testo, se si considera sempre l’ambito pop / anni 80.

Tra quello che ho apprezzato (oltre al brano della nostra Nina Zilli) c’è Beautiful Song, della lettone Anmary. Il pezzo, se non ho capito male, non ha avuto troppo successo, ma per quel che vale io non riesco a smettere di ascoltarlo, una volta dopo l’altra. In continuazione.

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Houdini Roadshow: straight rock’n’roll

Un mio amico mi ha segnalato una band che non conoscevo – un gruppo tedesco che fa un indie rock davvero spettacolare. Il loro primo/più recente album si può scaricare gratuitamente (e se non mi sono perso qualcosa, legalmente) da qui http://www.jamendo.com/it/album/21357 con la possibilità di fare un acquisto in un secondo momento.  Se vi piace il genere, ascoltate qualcosa dal loro Down in the city. Un album molto road, molto Supernatural (TV series). Molto bello. Read more »

C’eravamo tanto odiati – Due di Picche

C'eravamo tanto odiati - Due di Picche

Ho sentito la prima volta Neffa con gli Isola Posse All Stars, e l’ho apprezzato quando i Sangue Misto hanno prodotto le loro ottime cose. E ho seguito, in modo diverso, la carriera di J-Ax, tra gli Articolo 31, le sue tante collaborazioni e le sue recenti uscite da solista. Ho una opinione differente di questi due artisti (per la storia e le tematiche che trattano, ancor prima che per le capacità canore), ma li considero entrambi nomi importanti del panorama musicale in cui si inseriscono. E di entrambi posso citare ben più di una canzone che ritengo ottima.
Quindi per me era una non scelta l’acquisto di questa coproduzione – siglata Due di Picche – comprata tra l’altro NON in digitale, ma in CD (non so se questo però è un vantaggio economico per il duo, oppure no).
Comunque sia, mentirei se dicessi che non sono rimasto un po’ deluso da questo nuovo album – inferiore (a mio parere) al frizzante DecaDance (che mi ha permesso di sentire insieme J-Ax e Jovanotti, altro che C’eravamo tanto odiati con Neffa…), inferiore (sempre a mio parere) a quasi tutte le cose che ho apprezzato di Neffa (nel suo caso, l’ultimo CD “fisico” che ho comprato è Neffa & I Messaggeri della Dopa – ma Alla fine della notte, acquistato in digitale, aveva Il Mondo Nuovo, che è un capolavoro-capolavoro, e che non, qui, proprio non c’è).
Non che non ci sia del buono, chiaro. Duedipicche, La ballata dei Picche e Treni a perdere sono nelle mie corde, e più o meno quello che mi aspettavo da un rapporto a due, tra due voci e due storie così diverse. Il resto, mah, mi fa probabilmente sentire un po’ vecchio – un po’ troppo, probabilmente, distante dal target che J-Ax / Neffa hanno deciso di stimolare questo giro.
Peccato. Continuo a preferire l’acquisto di un album intero (l’ho fatto, in ambito musica hip hop/rap fin troppo spesso) anche quando probabilmente sarebbe più saggio per me premiare gli artisti che stimo, comprando SOLO le tracce che mi colpiscono – ora che con il digitale questa è una scelta assolutamente alla portata di tutti.
Attenderò comunque un prossimo lavoro – con molta curiosità. Chissà che un eventuale secondo disco non mi “ripaghi” anche per quanto mi sembra mancare in questo.

 

 

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