Category: Libri

Il marito – Dean Koontz

 

Dopo essere rimasto folgorato dalla quarta di copertina in una libreria a Dublino, ho deciso, una volta tornato in Italia, di procurarmi e leggere questo romanzo di Dean Koontz, pubblicato circa cinque anni fa, intitolato semplicemente The husbandIl marito. Come mi capita sempre più spesso con questo autore (che comunque ammiro) in realtà non sono stato soddisfatto al 100% dalla storia. L’inizio – come sempre – è splendido e carico di azione, ma tutto scivola, man mano che la narrazione procede, in qualcosa di meno “eccezionale” per arrivare poi ad un finale dignitoso, ma non all’altezza del resto, lasciando tra l’altro al lettore il compito di immaginarsi come alcuni aspetti (non vitali) si risolveranno per il protagonista.

Ma cosa succede in questo thriller siglato Koontz? E’ presto detto: in California tale Mitch – una persona tutto sommato normale, marito devoto e buon lavoratore – riceve una telefonata sul cellulare da uno sconosciuto che gli comunica che sua moglie è stata rapita, che il riscatto è stato fissato a due milioni di dollari (!), e che ha meno di tre giorni per trovarli altrimenti lei verrà torturata e uccisa. E, ah, mi raccomando,dicono,  niente polizia, altrimenti lei verrà torturata e uccisa. E mentre lui cerca di spiegare che non ha nessun modo di raccimolare una cifra del genere, i rapitori, per fargli capire che non scherzano, oltre a picchiare la moglie (in modo che lui ne senta le urla) uccidono un tizio che sta passeggiando con il cane a poca distanza da lui. Colpo da cecchino, chiaramente sparato da qualcuno nelle vicinanze. Un ottimo sistema per convincerlo che non è un gioco, che però fa arrivare la polizia sul posto e il solerte ispettore del caso, chiaramente, da subito inizia a sospettare che LUI c’entri qualcosa con questo delitto. Complicandogli non poco tutto quello che dovrà fare per cercare di salvare la moglie.

Come dicevo, il finale non è all’altezza dell’attacco. Ma riuscite davvero a non voler leggere ugualmente questo romanzo, sapendo che inizia in questo modo :-) ?

 

I Miti di Cthulhu a fumetti

Anche in questo caso parlo (molto volentieri) di un regalo ricevuto per il compleanno: I Miti di Cthulhu (disegni di Alberto Breccia, testi di Lovecraft, adattati da Norberto Buscaglia). Un volume corposo, assolutamente da avere se come me siete fan del solitario di Providence, che contiene le versioni “a fumetti” (realizzate negli anni settanta) di alcuni tra i più noti racconti di H.P. Lovecraft (nello specifico La ricorrenza, La cosa sulla soglia, La maschera di Innsmouth, La città senza nome, L’orrore di Dunwich, Il richiamo di Cthulhu, Il colore che cadde dal cielo, L’abitatore del buio e Colui che sussurrava nelle tenebre).

Il colpo d’occhio può lasciare perplessi (lo stile grafico è davvero particolare, una sorta di bianco e nero che sembra ottenuto da collage ritoccati, con moltissimo testo, mai in balloon) ma basta leggere le prime due pagine per capire che la scelta è in realtà ottima. Lo stile di Lovecraft – che esce intatto dai testi proposti – si fonde perfettamente con le immagini confuse e inquietanti di Breccia, in cui le figure mostruose sono spesso poco più che macchie, sagome, adatte a suggerire più che a mostrare, e i paesaggi sembrano indistinti come ricordi, come vecchie fotografie, sbiadite dal tempo.

Un opera che può ricordare vagamente Hellboy (o il contrario – tenendo conto che le storie più vecchie presenti in questa raccolta sono state disegnate del 1973 – mentre quel fumetto di Mike Magnolia è stato creato vent’anni dopo) suggestiva e tetra, non proprio facile da trovare in libreria, ma che merita davvero.

Ex Machina – Cento di questi strani giorni

Se vi piacciono i fumetti con i supereroi e avete voglia di leggere qualcosa di alternativo vi consiglio di dare una occhiata alla serie Ex Machina (del duo Brian K. Vaughan e Tony Harris). Ho avuto in regalo il primo volume (Cento di questi strani giorni) e devo ammettere che l’ho apprezzato ancora di più di quello che mi aspettavo. Perché, ok, per quanto ritenga intrigante l’idea dell’ingegnere Mitchell Hundred che diventa improvvisamente in grado di dialogare con le macchine (non “solo” con le auto intendo, ma con tutti i dispositivi automatici anche solo meccanici), e apprezzabile vedere come il suo diventare un eroe mascherato sia un (bel) lavoro di un team tutto da seguire, non credo sia in questi aspetti che riesiedono i veri punti di forza dell’opera. Che procede con un ritmo altalenante, continuamente inframezzato da flashback, ricamando una bella storia politica, mischiando personaggi molto sfaccettati e reali in un background che riesce ad essere epico, “filmico”, senza (almeno nel primo volume) trascendere, senza eccessi. Così da potere iniziare a conoscere e apprezzare questo mondo alternativo (in cui una delle due torri di NY è ancora in piedi, salvata dal nostro Grande Macchina – nome scelto da Mitchell per la sua attività extra) cogliendo le sfumature (le tensioni politiche, sociali e culturali) mentre la carriera del neo-sindaco con i superpoteri (che deve rinnegare) inizia a procedere, tra le difficoltà inevitabili in una città come la Grande Mela.

Molto bello e curato l’aspetto grafico, belli i dialoghi. Un bel regalo da ricevere e, nel caso, da fare ad altri appassionati :-)

De Tribus Investigatoribus et Fato Draconis

Nel caso siate amanti di gialli per ragazzi, e non vi dispiaccia leggere in latino, sappiate che in Germania è uscito l’anno scorso “De Tribus Investigatoribus et Fato Draconis” (che a spanna dovrebbe stare per “I tre investigatori e il mistero del drago”). Realizzato in autonomo da un professore (Ulrich Krauße) è un piccolo caso editoriale, avendo raccolto il favore di tantissimi giovani studenti che sono così riusciti a vedere un latino “vivo” con qualche neologismo e (tah-dah) tanti dialoghi. Se non ho capito male è la traduzione di uno dei libri “nuovi” sui Tre Investigatori – e non ha dietro una vera casa editrice. Ma sembra cmq disponibile anche su amazon.de e quindi è probabilmente una chicca a cui è possibile avere accesso anche qui.

Dylan Dog: Dead of Night

 

Se vi aspettate l’ennesima recensione negativa e piccata del film di Kevin Munroe (sì, lo stesso di TMNT), potete cercare oltre. Da lettore di Dylan Dog (al quale cmq io preferisco Martin Mystere) comprendo chiaramente chi ha detto che questa pellicola non rende giustizia al personaggio di Tiziano Sclavi, ma il mio gradimento per la rappresentazione sul grande schermo di una icona italiana mi fa cmq superare le tante scelte di regia, diciamo, “discutibili”. E questo perché, imho, si parla comunque di un film con una trama migliore di tante altre prime trasposizioni, e pure con dei begli effetti speciali, perché la spalla di Dylan (non potendo essere Groucho) è un neo-non morto e, ancora, perché New Orleans (anche se sottorappresentata), dai, non è davvero una brutta scelta per Dylan, non volendo usare Londra per questo o quel motivo.

Che dire? Non ci troviamo davvero in un album Bonelli (ma anche Dellamorte Dellamore non era Dylan Dog, se non per l’aspetto del protagonista, anche se, beh, certo lì nessuno diceva però che lo fosse) e i tanti richiami a Buffy o a True Blood o ad altri serial magari possono non piacere a tutti, ma vi sfido a dire che alcune trovare non sono comunque apprezzabili e, con un po’ di elasticità, anche un po’ in linea con il personaggio. E se questa prima prova dovesse portare davvero ad un seguito, a Londra, con qualcosa di più consono, credo che anche i più critici non potranno (forse) che rivalutare un poco questa prima apparizione dell’investigatore dell’incubo sul grande schermo. Chiaro, meglio ancora sarebbe se la BBC decidesse di farne una miniserie… o se questa scelta (in un universo alternativo) la potesse fare la nostra RAI…

Paperino Paperotto e il grande sonno

Le storie relative al “reboot” Disney – che coinvolgono Paolino Paperino quando, da bambino, viveva con Nonna Papera – sono normalmente tutte molto belle. L’atmosfera americana anni 40-50, il rapporto dei piccoli nei confronti dei grandi, la possibilità di sperimentare e la sensazione di “già vissuto” che si ha grazie a tanti piccoli particolari, consentono a queste storie di proporre qualcosa di estremamente originale, senza tradire (troppo) il background nel quale si muovono.

E l’ultima uscita che riguarda Paperino Paperotto (“Paperino Paperotto e il grande sonno” – testo di Bruno Enna con disegni di Francesco D’Ippolito) – a puntate in queste settimane su Topolino – davvero merita almeno una piccola segnalazione – non fosse altro che per l’enorme tributo alla SciFi più classica che fornisce. Robot, Formiche Giganti, Man in Black con enormi fucili, oltre alla presenza dell’alter ego di un maestro di genere, fanno da contorno ad una piacevole avventura nella quale è davvero facile calarsi.

Loèdill I – Guardiani tra i Mondi

Guardiani tra i mondi

Se vi piace il fantasy, e non avete paura di dedicare un po’ di tempo a un bel libro solo perché non ha (già) alle spalle un editore, vi consiglio “Guardiani tra i Mondi“, scritto da Francesca Poggioli (autrice che ho già avuto modo di apprezzare in passato per la sua partecipazione ad alcuni concorsi che mi vedevano “dietro le quinte”) e impreziosito dal bel lavoro grafico di Alberto Banzi.

Questa è la quarta di copertina:

Keia, Conn e Telanil, tre ragazzi delle Grandi Pianure. Meniam, la vecchia che li ha cresciuti, nascondendo del tutto le proprie e le loro il passato pur di proteggerli. Ellea, giovane fuorilegge e unica sopravvissuta allo sterminio della sua famiglia. Imuan, giovane capitano dell’esercito che ha invaso le loro terre. Il destino li trascinerà nel pieno di una guerra che si combatte fin dalle origini del Tempo. Prima parte di una saga in due libri, che si concluderà con “Loèdill II – Una nuova Ricerca”.
 
Il libro, corposo e curato, è al momento disponibile su Lulu.com, sia in formato cartaceo, sia in formato e-book (PDF). Una bella prova (che non ho ancora finito di leggere) che le auguro possa darle molte soddisfazioni :-)

Natale per Caso now on AppStore

Dopo un po’ di attesa ecco il primo e-book proposto con il motore e-paperback per iPhone/iPad: Natale per Caso. Romanzo a quattro mani (autori Marco Giorgini / Fabio Trenti) ripubblicato con revisioni dopo la prima uscita di un paio di anni fa.
Questo è il link diretto per il download su dispositivo Apple. Ricordiamo che l’e-book sarà gratuito fino al 6 marzo sera (quindi se volete darci una occhiata – anche solo per vedere il lettore di ebook questo è un buon momento per farlo)

Suggerimenti per regali natalizi…

In questo periodo, tra le cose ricevute per recensione su KULT Underground, ce ne sono due davvero particolari che mi sento di consigliare a chi sta cercando un regalo “intelligente” per amici o parenti. E non sto parlando di romanzi, ma in qualche modo di saggi. Sì, lo so che  tanti storcono il naso quando sentono parlare di saggi ma in questo caso la situazione è particolare, e questi due volumi sono adatti anche per persone che normalmente non ne leggono, a patto, chiaramente, che queste persone siano interessate alla scrittura (in senso più o meno lato).

Sto parlando, giusto per smettere di girarci intorno, di Scrivere sceneggiature per il cinema e la TV (di Francesco Spagnuolo, edito da DelosBooks) e di La porta sul Giallo della coppia Enrico Luceri e Sabina Marchesi (per Prospettiva Editrice).

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Gens Arcana – prima presentazione ufficiale

Gens Arcana - presentazione a Modena

Come da programma, venerdì 19 novembre, intorno alle ore 21, si è tenuta a Modena la prima presentazione ufficiale di Gens Arcana, nuovo libro di Cecilia Randall. All’interno dei locali del bar del cinema Victoria, messi a disposizione dalla libreria Mondadori, l’autrice, affiancata da Paolo Barbieri (illustratore), si è resa disponibile per un’ampia discussione a tutto tondo sulle sue opere e sugli elementi salienti della sua ultima fatica.

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