Category: Libri

Le sorgenti del Dumrak (Finisterra) ora anche in e-book

Dopo un po’ di mesi dall’uscita della versione cartacea è finalmente disponibile anche in versione e-book il primo volume della trilogia fantasy targata XoMeGaP.  Il prezzo è circa la metà di quello non digitale (circa 7 euro contro 15) e questa versione è pure arricchita con una comoda tabella con nomi e relazioni tra i tanti personaggi. Se siete appassionati del genere non potete non scaricare almeno l’estratto – che vi consentirà facilmente di apprezzare lo stile e il ritmo di questo bel romanzo. Read more »

Giving the Bird

Non sono un gran lettore di saggistica e manuali quindi non avrei mai valutato la lettura di questo libro se non avessi “conosciuto” l’autore su Twitter e Amazon non avesse messo in promozione questo e-book per un periodo di tempo. E questo suppongo dia già ragione a Benjamin Wallace (l’autore) sull’importanza di twitter come mezzo di autopromozione, e confermi ancora una volta la bontà della politica di Amazon nella distribuzione dei libri. Ma è chiaramente il primo dei due aspetti che può interessare chi è un Indie Author (ovvero NON ha alle spalle una casa editrice in grado di spingere la sua produzione) e non credo di sbagliare ad ammettere quanto la lettura di questo piccolo e-book (come dice Wallace, un libro che parla di twitter non può che essere breve…) sia, oltre che particolarmente gradevole e divertente, pure un pochino utile. Read more »

Here (On the Other Side)

Una delle caratteristiche più intriganti di un Kindle (il mio secondo lettore di eBook a carta elettronica – dopo il primo Sony Reader) è quella di potere sbirciare e usufruire agevolmente del vastissimo catalogo in lingua inglese – molto spesso piacevolmente farcito di offerte. Perché, come quelli di Amazon ben sanno, se un libro ha una bella trama, e costa molto poco, è difficile resistergli anche quando non conosciamo già l’autore. Non sempre, è chiaro, si riesce ad essere soddisfatti di tutti questi acquisti compulsivi, ma il fatto di avere pagato pochi dollari un libro magari solo mediocre non impedisce mentalmente di continuare a pescare, riuscendo così spesso a trovare anche qualche opera più meritevole, altrimenti potenzialmente irraggiungibile, e fornendo ossigeno ad un sottobosco letterario che difficilmente potrebbe essere così ricco in condizioni diverse.

Tra le piacevoli scoperte che ho fatto in questo ultimo periodo c’è Here (on the other side), di Denise Grover Swank. Sì, è palesemente un libro per teenagers (più o meno però come è Hunger Games – anche questo comprato in digitale in super offerta speciale) ma questo fatto si patisce quasi più per lo stile semplice e lineare che per le tematiche giovanili, in buona parte funzionali alla trama.

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La N9na Arte – seconda edizione

Se siete nei pressi di Modena questo weekend (sabato 23 e domenica 24 giugno) e vi piacciono i fumetti sappiate che c’è una interessantissima sequenza di eventi al Bonvi Parken – tutti riguardanti la Nona Arte. Il programma completo lo trovate qua, ma vi anticipo che comprende performance live con autori che disegneranno in diretta tra cui Roberto Totaro, Stefano Disegni, Silver, Massimo Cavezzali, Sauro Ciantini, Lele Corvi, Andrea Bruno, Paola Barbato e tanti altri.

In mattinata (alle 11,30) ci sarà poi anche la presentazione di un e-book (chiaramente a tema): La N9na Arte – seconda edizione. Il numero di persone coinvolte nel progetto dietro a questo volumetto digitale è straordinariamente ampio – tanto che ci sono in mezzo anche io (anche se solo per la realizzazione tecnica in e-book – qui Kurt non c’entra :-)…). Sul “palco” a proporre la cosa (curata da comicom.it e dal Servizio Biblioteche di Modena) ci saranno gli attivissimi Walter Martinelli e Stefano Ascari che introdurranno, tra l’altro, il concorso Fantastiche matite.

Natale per Caso (in e-book su Amazon Store)

Con le tante cose aperte mi sono sempre dimenticato di segnalare la versione e-book per Amazon Kindle di Natale per Caso – opera a quattro mani realizzata con Fabio Trenti e presente anche come App per iPhone/iPad. Nel caso vi siate regalati / fatti regalare un lettore lo scorso natale e siate in acquisto compulsivo fate immediatamente un salto a questo indirizzo e mettete alla prova la vostra forza di volontà :-)

Non sapete di cosa parla questo capolavoro della letteratura (o forse dovrei dire “questo imperdibile capolavoro?”) ecco qua la consueta quarta di copertina :-D

Due persone diverse ma con lo stesso nome, nella stessa città, lo stesso giorno di dicembre. Due destini che si intrecciano, quasi solo per caso, in una moderna ”storia di Natale”. C’è un Mario single, che fa il tassista e che vorrebbe diventare un rapper famoso. E c’è un Mario, sposato che lavora come corriere in una piccola ditta di trasporti. Non si conoscono ma vivono nella stessa città (Modena) e in uno specifico martedì di dicembre, a pochi giorni da Natale, hanno una giornata “speciale” in cui i loro destini si sfiorano per caso ripetutamente, costruendo per entrambi un lieto fine differente e inaspettato.

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Le sorgenti del Dumrak

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Forse non tutti lo sanno, ma mancano ormai pochissimi giorni alla presentazione del primo volume della trilogia fantasy Finisterra, realizzata dal collettivo XoMeGaP, e pubblicata dalla interessante casa editrice Edizioni Domino. Le sorgenti del Dumrak (questo è il titolo del primo libro) avrà tra l’altro la fortuna di esordire nel bel contesto di BUK Modena (fiera della piccola e media editoria della mia città), cosa che auguro loro porti la giusta visibilità a questo progetto, sul quale questi autori hanno investito molto tempo ed energie.

Non sto a svelarvi nulla sulla trama – ma vi anticipo che la narrazione procederà con cinque punti di vista differenti, ognuno seguito da un membro diverso di XoMeGaP, cosa che come è facile intuire consentirà uno sviluppo estremamente curato dei singoli background, e una ricerca stilistica approfondita, per dare una voce unica e originale ai vari personaggi in gioco.

Nel caso non li conosciate già, ricordo che le cinque penne in questione (Sara Bosi, Simone Covili, Massimiliano Prandini, Gabriele Sorrentino e Marcello Ventilari) non solo sono un gruppo particolarmente affiatato, ma hanno alle spalle già una buona esperienza “seria” avendo pubblicato (come collettivo o come singoli) parecchio in questi ultimi anni.

Ho tra l’altro avuto il piacere di lavorare direttamente con alcuni di loro per OpenBook (un progetto di romanzi collettivi seguito dal servizio Biblioteche, per il primo anno di BUK) e, dopo averli visti all’opera, ammetto di essere quindi particolarmente curioso di leggere la trilogia in questione, certo della cura dedicata ad essa.

Ah, una indiscrezione – di cui non troverete conferma altrove: c’era una mezza idea di realizzare una applicazione (nello specifico, un gioco alla Golden Axe) per promuovere l’opera – applicazione che avrei curato io – ma la cosa al momento è saltata. Da voci di corridoio sembra però ci sia la possibilità che presto esca un gioco di ruolo, o un boardgame, collegato al brand Finisterra. Vedremo se quello avrà più fortuna :-)

In ogni casi vi invito a passare per BUK e a fermarvi a parlare con loro. E se volete saperne di più potete comunque collegarvi al sito ufficiale, dove potrete trovare molte altre informazioni: www.xomegapfinisterra.blogspot.com

Sussi e Biribissi

Ero alle elementari quando ho letto per la prima volta questo libro, preso in prestito dalla biblioteca della scuola. Ne avevo un ricordo gradevole, ma vago, nel quale spiccavano giusto alcuni particolari (e alcuni termini, per me, bimbo, mai letti prima, come Zenith e Nadir, o Nosocomio) e quando sono riuscito a recuperarne gli estremi non me lo sono fatto sfuggire e l’ho acquistato.

Mi chiedo, a posteriori, se l’edizione che mi era finita tra le mani allora fosse identica a quella in commercio ora, o se fosse semplificata, perché, ad esempio, non ricordavo nulla dei tanti elementi regionali (Toscana) che infarciscono la narrazione. Ma immagino che sia in realtà un dubbio improprio, perché, sempre ad esempio, non avevo memoria neppure che questo racconto fosse opera di Collodi. Collodi, Nipote, però. Figlio del fratello di Carlo Lorenzini.

Comunque sia, la lettura da adulto delle vicende di Sussi e Biribissi (due ragazzini fiorentini che, colpiti dalla lettura di Viaggio al centro della terra di Verne, decidono di provare anche loro l’ebrezza del fare gli esploratori, ed entrano in una fogna) mi ha lasciato parzialmente insoddisfatto. Il tutto, chiariamoci, è assolutamente gradevole. E’ una storia per bambini, scritta ad inizio secolo, e non è per il gatto parlante (Buricchio) o per lo stile che si propone come da commedia, che sono rimasto un po’ deluso. Probabilmente nella mia memoria questa vicenda si era sedimentata diventando eroica, quando eroica, a dire il vero non è. E forse ora fatico ad accettare alcuni passaggi – che invece erano probabilmente perfetti nel periodo in cui l’autore li ha scritti, e neutri quando li ho gustati la primissima volta.

Il libro rimane comunque da consigliare, se si supera il piccolo scoglio della forma, anche solo perché fornisce più di un quadretto sociale dell’epoca che fa sorridere e riflettere (l’autore fa dire ad uno dei personaggi che è meglio non avere soldi, piuttosto che averne un po’, perché tanto poi arriva il Fisco e si mangia tutto…). Ma se nel libro cercate quelle avventure che anche la copertina promette, sappiate che potreste trovarne un po’ meno, e  diverse, da quanto siamo soliti apprezzare al giorno d’oggi.

Cinquemila chilometri al secondo

Ok, è vero, sembra proprio che io recensisca (o meglio, parli) quasi solo, per le cose in italiano, della Coconino Press. Il motivo non è che mi pagano per farlo (quando mai?) né che mi mandano loro copie omaggio per recensione (magari :-)…), ma solo che le loro edizioni sono piuttosto belle, ben distribuite, e piacciono a mia moglie (principale fonte di regali di questo tipo). Giacché cmq così è lei che mi sceglie le opere da gustare, capita spesso che io (ignorante quale sono) non conosca già alcuni degli autori che mi capitano tra le mani.

Spesso però questa cosa non è un grosso svantaggio, anzi. Perché non so infatti se avrei acquistato io Cinquemila chilometri al secondo (del giovane ma importante Manuele Fior, di Cesena) – tenendo conto che prediligo tematiche di genere. Perdendomi così una ottima graphic novel – dal tratto ad acquerello caldo e gradevole – con un plot leggero solo in superficie, che, raccontandoci di un amore che si sviluppa, contorcendosi, tra l’adolescenza e l’età adulta, ci dipinge quadri intensi e veri, che solleticano a più riprese la memoria e il sogno.

La storia di due amici per la pelle (Piero e Nicola) e di una ragazza (Lucy), del loro essere giovani insieme, dell’amore che nasce e che complica le cose, e dello separarsi, perché la vita è così, con Lucy che parte per la Norvegia e Piero, per seguire una passione che cresce a ritmi differenti, in Egitto. Per poi ritrovarsi, di nuovo in Italia, a distanza di anni. E in mezzo una telefonata, un momento in cui le cose iniziano a sedimentarsi, tra Oslo e l’Africa, con la voce che si sente in ritardo. Un secondo di delay, per via dei quasi cinquemila chilometri. Una poesia che diventa titolo.

Un testo da consigliare, premiato lo scorso anno in una importante competizione internazionale, con tavole delicate e mature, tutte da gustare.

Heat Wave

Credo che a tutti sia capitato di vedere un film tratto da un libro. E può anche essere capitato a qualcuno di leggere un libro derivato dalla sceneggiatura di un film (come Willow, giusto per citare il primo che mi viene in mente). Ma in questo caso, con Heat Wave, si va oltre, e parecchio. Perché qui si parla di un leggere un libro *scritto* da un personaggio di un telefilm. Un libro cioè che esiste (almeno inizialmente) SOLO dentro ad una fiction (Castle), scritto dal protagonista della stessa (Richard Castle). Un libro che fa *parte* della trama del telefilm (è il primo della nuova serie che l’autore scrive quando decide di imporre la propria presenza alla polizia di New York per seguirne i casi di omicidio, ispirato alla figura “reale” di Kate Beckett). Un libro quindi che propone una versione alternativa della squadra omicidi, in cui l’affascinante ma seria Beckett diventa la bella e disinibita Nikki Heat, e in cui l’autore (famoso autore di Thriller) ha Jameson Rook (famoso giornalista) come alter-ego. L’ambientazione è la stessa che vediamo in TV (New York, squadra omicidi, con un estroso esterno che segue le vicende per scriverne), e la storia ha la stessa struttura (si inizia con un omicidio, si finisce con il colpevole scoperto e arrestato). Quello che cambia è (un po’) il lessico dei personaggi e alcune delle scene a disposizione. Come si intuiva da quello che i personaggi dicono nella serie TV (e da quello che potevamo già capire anche dal titolo) qui qualche scena “bollente” c’è. Nulla di hard, nulla da tenere fuori dalla portata dei bambini. Ma abbastanza per sogghignare pensando a Beckett che legge di Heat di nascosto, un po’ vergognandosi, un po’ colpita dalla cosa. E’ un giallo/thriller che cambierà la storia del genere? No, assolutamente no. La struttura non è male, ma (almeno in italiano) sembra un po’ tirato via – come stile. E alla fine è “solo” una puntata in più della serie. Ma se la domanda è “lo consigli a qualcuno che apprezza Castle”, beh, in quel caso la risposta è assolutamente sì. La New York che si trova in queste pagine è gradevole, i personaggi sono simili ma non uguali, e non possiamo, da fan, non gradire della buona fan-fiction – scritta in questo caso all’interno della storia vera e propria. Ci sarebbe quasi da chiedersi se mai uscirà un libro firmato Jameson Rook – ma intanto possiamo gongolare un po’ sapendo che, nel caso ce ne venisse voglia, e potrebbe capitare, sono già disponibili (credo) altri due titoli by Richard Castle: Naked Heat e Heat Rises.

Ah – se qualcuno sa chi c’è dietro al nom-de-plume sarei contento me lo dicesse :-) – anche se forse è probabile che, come per la sceneggiatura direi, ci sia la mano di più di una persona.

Tutto su Stephen King

Se siete fan sfegatati di Stephen King, e se avete davvero un certo budget da spendere (o avete qualcuno che – per farvi un regalo – è disposto a spenderlo per voi) sappiate che c’è qualcosa in giro di davvero unico: Tutto su Stephen King. Un librone – uscito per le Sperling&Kupfler l’anno scorso prima di Natale, che non si limita a proporre una bella biografia autorizzata sul Re dell’Horror mondiale, o a fornirvi un ottimo e intrigante reportage fotografico – con foto di lui in vari momenti della sua vita – ma aggiunge a tutto questo le copie di parti dattiloscritte delle opere di King – in molti casi con note a margine. Intendo: avrete l’equivalente di ciò che è uscito dalla sua macchina da scrivere (i primi lavori non erano certo realizzati con il computer) con magari i segni della moglie sulle parti da modificare, o con osservazioni e commenti scritti a mano da lui (tutto rigorosamente in inglese, ovvio, anche nell’edizione italiana). Un qualcosa da veri appassionati, in un bel formato gigante che probabilmente non starà bene con nient’altro nella vostra libreria. Uno di quei libri di cui parlare agli amici, sbavando, senza che gli amici capiscano il motivo della vostra bava. A meno che non siano anch’essi appassionati lettori di King – e in quel caso tenterete qualunque stratagemma per togliere dalle loro grinfie le delicate copie dei vostri dattiloscritti, guardandoli comunque con apprensione anche quando sfoglieranno il resto, per paura che lascino impronte sulle tante, bellissime foto.

Vale 40 euro questo libro? Difficile dirlo. Non credo che l’avrei comprato – ma è stato un regalo davvero gradito. Chiaro, ora costa un po’ meno di quanto costasse lo scorso anno (non troppo meno, sappiamo TUTTI perché…) – ma se siete fan, ma non volete investire così tanto in una cosa del genere, beh, sappiate che è facile che anche la vostra amata biblioteca pubblica possa averne una copia da portare a casa, per sognare un po’.

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