Ex Machina – Cento di questi strani giorni
Se vi piacciono i fumetti con i supereroi e avete voglia di leggere qualcosa di alternativo vi consiglio di dare una occhiata alla serie Ex Machina (del duo Brian K. Vaughan e Tony Harris). Ho avuto in regalo il primo volume (Cento di questi strani giorni) e devo ammettere che l’ho apprezzato ancora di più di quello che mi aspettavo. Perché, ok, per quanto ritenga intrigante l’idea dell’ingegnere Mitchell Hundred che diventa improvvisamente in grado di dialogare con le macchine (non “solo” con le auto intendo, ma con tutti i dispositivi automatici anche solo meccanici), e apprezzabile vedere come il suo diventare un eroe mascherato sia un (bel) lavoro di un team tutto da seguire, non credo sia in questi aspetti che riesiedono i veri punti di forza dell’opera. Che procede con un ritmo altalenante, continuamente inframezzato da flashback, ricamando una bella storia politica, mischiando personaggi molto sfaccettati e reali in un background che riesce ad essere epico, “filmico”, senza (almeno nel primo volume) trascendere, senza eccessi. Così da potere iniziare a conoscere e apprezzare questo mondo alternativo (in cui una delle due torri di NY è ancora in piedi, salvata dal nostro Grande Macchina – nome scelto da Mitchell per la sua attività extra) cogliendo le sfumature (le tensioni politiche, sociali e culturali) mentre la carriera del neo-sindaco con i superpoteri (che deve rinnegare) inizia a procedere, tra le difficoltà inevitabili in una città come la Grande Mela.
Molto bello e curato l’aspetto grafico, belli i dialoghi. Un bel regalo da ricevere e, nel caso, da fare ad altri appassionati :-)