Writers’ Tools: Reedsy Studio
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Il primo degli strumenti di cui vi voglio parlare è Reedsy Studio – la parte di scrittura di libri dentro al sito Reedsy che si occupa di scrittura creativa e pubblicazione a tutto tondo – fornendo (a pagamento) anche un market place dove richiedere supporto di professionisti di vario tipo. Ma se il resto è a pagamento, per accedere alla parte Studio serve un account, creabile senza pagare nulla, e avendo a disposizione uno spazio (illimitato?) per creare svariate opere.
Questa parte di creazione di libri è a mio parere molto buona – al netto che il servizio è SOLO online (quindi quanto scriviamo finisce SOLO su un loro server – punto Posizione – che però oltre al backup permette anche l’accesso allo storico delle modifiche e a un lavoro collaborativo) – perché fornisce un sistema di scrittura editoriale di livello 2 (un po’ di formattazione base), con alcuni begli strumenti di supporto per la Scrittura e almeno il minimo per la scrittura (sempre facendo riferimento alle definizioni usate nell’articolo precedente).
Nello specifico, la parte più interessante (quella di supporto per la Scrittura con la esse maiuscola) vi fornisce un modo per suddividere l’opera in tre macro parti Front Matter, Body e Back Matter. La prima e la terza hanno un elenco di sezioni che potete attivare ed editare, mentre la seconda (Body) vi permette di suddividere quello che scrivete in parti e capitoli riordinabili a piacere con drag’n’drop. Nota: qui il valore di quanto presente è dato anche dalla responsività dell’interfaccia. E’ tutto davvero comodo da usare, e, conta secondo me anche quello, “bello” esteticamente, con quasi tutta l’interfaccia a scomparsa. Siete in un ambiente online, comodo e rapido, che fa bene le specifiche cose che fa.
Sempre sul discorso Scrittura, è anche possibile creare un set di informazioni legate alla struttura che si vuole che il testo abbia (pianificazione) sia generali su vari aspetti (ad esempio personaggi o luoghi). Non ci sono cose predefinite (o meglio, c’è un default, ma si possono creare dashboard vuote con Cartelle e Fogli chiamate come vogliamo) ma ci sono caratteristiche settabili (inclusa l’aggiunta di immagini, che può essere utile se abbiamo ad esempio un riferimento per un personaggio, per un oggetto o un posto).
Lato strumenti per la scrittura (in minuscolo) c’è purtroppo SOLO uno spelling checker (ma di qualità accettabile e con una interfaccia comoda – anche as you type)
Ah, tra le cose extra – non incluse nella classificazione fatta nell’altro articolo ma non necessariamente secondaria – è possibile vedere quando sono state fatte modifiche (e quali modifiche sono state fatte) come del resto è possibile mettere commenti su parti (indicandole per una revisione) o lavorare sullo stesso testo in più di una persona.
Lato formattazione, come dicevo si parla di una gestione minimale – che è la mia preferita – con la gui a scomparsa (quindi non avete sempre una barra a vista a “distrarvi”). La formattazione semplificata è stata scelta anche perché la parte di pubblicazione fornisce un meccanismo comodo e automatico, che si basa su alcuni template (e quindi non potete scegliere durante la scrittura il font o la dimensione per l’output, ma solo le cose “extra”)
Nota: la funzione di esportazione in PDF per la stampa, o in epub (per la pubblicazione in ebook) è pensata per essere più automatica possibile – solo TRE opzioni selezionabili, e QUATTRO dimensioni per la stampa su carta – senza possibilità di scegliere qualcosa di ulteriore (dall’interlinea ai numeri di pagina per dire)
Quest’ultimo aspetto è probabilmente il più debole (per via delle poche opzioni, non per la qualità) – ed è rimasto immutato da quando sto usando questo servizio (direi quindi da almeno un anno).
Tra l’altro, se l’aspetto di resa in PDF o in ebook vi interessa, l’assenza di un preview in tempo reale, o in fatto che la creazione dell’output sia realizzata in differita (richiedete l’output e vi arriva una email quando ha finito – si parla comunque di minuti, non di ore) fa sì che la situazione non sia necessariamente ottimale. Funziona, bene, se ciò che fa – con le poche opzioni – per voi è buono. Se non vi piace, non c’è modo di modificarlo.
E’ possibile inoltre esportare (per backup) il testo in formato docx – ma quel formato qui è pensato per preservare SOLO il nostro testo (non l’indice o altro, generato, né le dimensioni della pagina con bordi o altri, perché anche quelle emesse solo in output durante l’esportazione) – quindi non è neppure possibile PARTIRE da un loro default, e ritoccarlo (anche se il fatto che il docx sia “base” – con stili – rende il passaggio da questo strumento ad altri semplice e immediato.
Consigliato, SE i limiti sono per voi accettabili o SE, come nel mio caso, questo è uno strumento di prova o intermedio, quando quei limiti non lo sono.