Videogiochi a scuola (2)
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Nel caso qualcuno di voi sia curioso di saperlo, l’incontro fatto il 30/1 con una dozzina di ragazzi di una scuola media di Modena (non l’avevo detto, siamo stati alle scuola Mattarella) è stato piuttosto interessante, almeno dal nostro punto vista. I ragazzi si sono dimostrati attenti, propositivi e curiosi, e hanno sopportato la mia poca capacità di interagire con loro senza mostrarlo troppo, e (grazie anche alla presenza di una loro docente) alla fine di due ore preventivate è stato organizzato un piccolo piano di lavori, in vista del nostro ritorno tra circa un mese.
All’interno del tempo a disposizione infatti, dopo avere parlato un po’ di teoria e aver mostrato alternative e qualche esempio, i ragazzi si sono divisi in tre gruppi, e ognuno di questi ha proposto una “trama” per un proprio videogioco, con l’intenzione (nostra) di realizzarlo tramite RenPy. L’idea operativa è intanto quella di fare loro traformare le bozze in sceneggiature il più complete possibili, in quattro settimane.
Tutti e tre i progetti (un giallo investigativo ambientato a Londra, e due storie horror-like ambientate invece all’interno della scuola stessa) sono potenzialmente di ampio respiro, e meritano sicuramente una resa (eventuale, successiva) magari più interattiva, ma si adattano comunque bene a diventare anche delle visual novel. Come verranno sviluppate (e quanto) dipenderà chiaramente dalla loro volontà, abilità e tempo, ma sia io sia Andrea siamo sicuri che il risultato sarà apprezzabile.