#HashCode2016
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Tra le cose che ho fatto in questo ultimo periodo ce n’è una che è stata particolarmente faticosa, ma anche molto molto interessante – una di quelle cose che ti fa in qualche modo sentire “parte del mondo“: #HashCode2016. Un contest per team di programmatori, organizzato da Google, che per la prima volta è stato aperto a Europa, Middle-East e Africa. 17mila partecipanti (da 56 paesi diversi) per una gara in due fasi (la prima tenutasi giovedì scorso, dalle 18.30 alle 22.30) durante le quali l’obiettivo è quello di risolvere nel migliore modo possibile un problema “reale”, consegnando soluzione e codice per ottenerla.
Io ho partecipato con due colleghi (Marco Bellei e Andrea Capitani) formando insieme a loro il team Modena. Su 17mila partecipanti (non so se il numero si riferisce a singole persone o a gruppi – se si parla di persone vuole dire circa 5000 team direi) ci siamo classificati 332esimi – realizzando la soluzione in C++ (in realtà il codice è C al 99%) – con soli 1054 team che sono riusciti comunque a fornire una soluzione “legale” entro il termine di tempo imposto. Molto di più di quello che pensavamo di ottenere prima di iniziare, ma, lo ammetto, meno di quello che speravamo una volta in gara. Alla fine, sì, abbiamo giocato per vincere – mettendocela assolutamente tutta. Complimenti quindi a tutti quelli che sono riusciti a fare meglio (o molto meglio) di noi.
E’ stata comunque una esperienza molto bella e formativa – e mettersi alla prova è qualcosa che fa assolutamente sentire giovani – quindi piuttosto utile per tre personaggi ormai abbondantemente sopra i quaranta. Riproveremo? Molto probabilmente sì.