Ok, un nuovo sample per mostrare come sta procedendo il lavoro con Sir John – ora con un minimo di ambientazione (in bozza, con un paio di livelli di parallasse). Il sunto della serata è comunque che Aseprite è più o meno maturo (anche se non riesco ancora a fare cose secondo me normali), mentre PyxelEdit (pur essendo fondamentale per la sua capacità di disegnare i tile al volo dentro al livello) è davvero privo di molte funzionalità fondamentali (e ha pure un certo numero di bug evidenti)
Nell’attesa di ripartire con qualcosa di nuovo io e Andrea Capitani stiamo dando una occhiata ai giochi che abbiamo già sugli store per vedere se non c’era intanto qualche piccolo aggiornamento, rapido, da potere fare su qualcosa di attivo – dove con attivo intendiamo con ancora parecchi download giornalieri. Tra questa categoria rientra roboXcape (soprattutto per Android) e leggendo i commenti dei giocatori (e parlando con alcuni di questi) abbiamo scoperto che in tanti non sono mai riusciti a superare il primo mondo, non riuscendo così a vedere i tanti livelli successivi. È quindi nata l’idea di fare una versione unlocked del gioco stesso, con solo qualche altra piccola modifica estestica, ma con la possibilità, dall’inizio, di scegliere uno qualunque degli stage con cui confrontarsi.
Questa versione uscirà solo per Android (non sono sicuro che l’Apple Store accetti due giochi così simili, ma non volevamo neppure rovinare il gusto di procedere passo passo a chi, avendolo già scaricato, magari preferiva quella modalità) e dovrebbe essere disponibile su GooglePlay, con un po’ di fortuna, già domani o domani l’altro al peggio.
Il gioco sarà ovviamente gratuito, senza in app purchase, ma con banner pubblicitari durante momenti non di gameplay.
Altra sessione di lavoro con Aseprite, sempre focalizzato sul discorso pixelart – questa volta 3 frame per Idle e 4 (e non 5 come per Mr. Smith) di corsa. Si impiega parecchio più tempo lavorando con i layer, ma è chiaro che poi è possibile sperimentare molto di più con gli aspetti grafici dei singoli particolari. Questo cavaliere – al momento con solo una parte dell’armatura (le gambe sono coperte semplicemente da pantaloni) – è pensato per finire in un platform sulla falsariga di Ghost&Goblins / Maldita Castilla.
Manca ormai poco all’uscita ufficiale del nuovo libro di Cecilia Randall – Hyperversum Next – se come me non state più nella pelle sappiate che potete “assaggiarne” un pezzettino già ora. I primi tre capitoli sono infatti disponibili sul sito della Giunti e il quinto (in qualche modo il punto di partenza dell’avventura) lo potete invece leggere in anteprima (e in esclusiva) su KULT Underground .-)
Buona lettura .-)
Riprendere a fare qualcosa dopo mesi di stop è in effetti molto più complesso di quello che immaginavo. Il server SVN che sto usando per sviluppare da casa è lentissimo, e il framework che uso per sviluppare i giochi (anche se essendo proprietario sono ovviamente contento di utilizzarlo) richiede un tempo di boot per un progetto nuovo (o anche solo per un esperimento) più lungo di quello che vorrei.
Quindi, mentre tentavo di rimettermi in moto lato codice ho deciso di giocare un po’ con l’ottimo Aseprite (che ho ovviamente comprato) per provare a realizzare qualcosa di nuovo, da usare per qualcosa che, al momento, ho in mente solo in parte.
Il risultato della giornata è stato poco meno di 30 frame per Mr. Smith – che ha, come animazione più complessa, il classico walking cycle che vi propongo su un fondale mockup realizzato solo per questa immagine. Pur avendo qualche difetto, sono molto contento del risultato (non ho usato reference), meno del tempo impiegato per realizzare il tutto, ma, ok, qui si migliora solo disegnando, disegnando e disegnando.