Come capitato per l’ottimo The Killing, anche in questo caso gli States sono andati a saccheggiare le produzioni danesi recuperando una serie crime che in patria ha avuto parecchio successo: The Bridge. Il ponte (bridge) originale citato nel titolo è quello che separa la Danimarca dalla Svezia, mentre quello della FX unisce invece il Messico agli USA. Entrambe le serie iniziano con la scoperta di un cadavere esattamente a metà del ponte (un cadavere particolare, si scoprirà a breve) il che causerà una investigazione congiunta delle due (molto diverse) forze di polizia. Nella versione USA è divertente notare una certa italianità nel poliziotto messicano (Marco Ruiz), ma quello che credo sia l’elemento principale è la figura del detective Sonya Cross, disturbata e con evidenti problemi nelle relazioni interpersonali. Che dire? Se The Killing mi ha lasciato senza parole dalle primissime battute, per l’atmosfera e per i personaggi, in The Bridge la cosa non è proprio capitata. Sembra un bel telefilm, la storia sembra bella e articolata. Ma non mi ha colpito, con il pilot, né per l’originalità, né per l’ambientazione. Vedremo se i personaggi, e la sceneggiatura, saranno in grado di trasmettere quel qualcosa di indefinito che una serie crime deve avere per diventare cult.
ayon.marcovallarino.it
Dopo l’ottimo successo ottenuto con Darkiss! Il bacio del vampiro, lo scrittore/giornalista Marco Vallarino torna a dare lustro alle avventure testuali con un interessante nuovo gioco, dedicato al mondo dei graffiti (già esplorato ne Il muro, bel romanzo giovanile proposto nel 2011), intitolato Ayon, e disponibile per il download gratuito dal prossimo lunedì. Conosco e stimo questo mio omonimo da parecchio tempo (ci siamo conosciuti anni fa grazie ad attività collegate a KULT Underground) e vi assicuro che se anche non siete già appassionati di questo tipologia di narrativa (il nome in inglese è Interactive Fiction) iniziare ad avvicinarsi a questo mondo con una delle sue opere è una scelta assolutamente corretta, perché tutte sono curate, ben strutturate ed intriganti. Vi allego comunque di seguito il comunicato stampa ufficiale, certo che riuscirà a suscitare anche in voi la curiosità che già mi sta divorando, in attesa di potere mettere le mani su questa nuova esperienza. Buon divertimento :-)
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Da oggi Street Basket: One on One è ufficialmente disponibile sull’OUYA Store. Si può giocare contro il computer oppure contro un amico (se avete due controller) ed è gratuto fino a cinque partite per sessione di gioco (per sbloccarlo in modo che questa limitazione non ci sia il costo è di 0.99c). Se vi piace ricordatevi di votarlo :-)
E alla fine ho ceduto ai tanti commenti positivi degli amici, e anche io ho guardato le prime puntate di Hannibal, serial TV prodotto da NBC, che si colloca come prequel dei film basati sui romanzi di Thomas Harris, con Hannibal Lechter come protagonista principale. Ho ceduto, convinto che mi sarei trovato di fronte a qualche di appena passabile, se non proprio imbarazzante, dopo aver visto che per il quasi equivalente Bates Motel avevano già fatto il miracolo, realizzando qualcosa di molto bello e intelligente. Intendo, era davvero possibile che da due classici dell’horror (Psycho e Il silenzio degli innocenti) potessero derivare DUE prequel, entrambi degni di essere guardati? Insomma, anche il più ottuso dei bookmaker avrebbe detto che questa doppia coppia non poteva avere grosse possibilità di uscire.
E invece devo ammettere che gli amici avevano ragione, e che la mia titubanza era completamente ingiustificata. Hannibal è un telefilm da non perdere (chiaro, se si ama il genere, perché qui di sangue ne scorre parecchio, e non siamo proprio sulla stessa lunghezza d’onda neppure di Dexter) che segue la bella progressione dell’agente speciale Will Graham (interpretato da Hugh Dancy), e del suo rapporto con il dottor Hannibal Lechter (che qui ha gli occhi di ghiaccio di Mads Mikkelsen – perfettamente nella parte). Pochi i volti a me noti (unica grossa eccezione Laurence Fishburne di Matrix nei panni del capo di Graham) ma tutto il cast è di alto livello, e contribuisce non poco a rendere l’atmosfera di questa produzione cupa ma affascinante.
Ah, giusto per informazione, sappiate che questa prima stagione con tredici puntate sarà seguita (almeno) da una seconda, la cui realizzazione inizierà in agosto.
Mentre sto per finire l’ottimo ShadowGun continuo a dare una occhiata alle tante presenze sull’OUYA Store – trovando di tanto in tanto qualche gioco davvero bello e divertente. Tra le cose che ho provato ieri e che mi hanno colpito ci tengo a segnalare un bel platform game – caotico, frenetico, folle, e con una notevole colonna sonora – realizzato da OrangePixel (di cui avevo già parlato in passato): GunSlugs. Sì, grafica minimale (oggi diremmo a 8bit), ma è tutto fatto così bene che dubito possa risultare indigesta anche a chi non trova di norma magia in questo retrostyle. Da provare, assolutamente.
Anche se non so ancora nulla di quando e dove andrò in ferie e di cosa farò (quando ci sarò), i pochissimi giorni di un weekend lungo in Trentino mi hanno fatto tornare alla memoria le estati passate nella casa di montagna di mia mamma, e le tante ore trascorse all’aperto a giocare con tutto quello che capitava a tiro. E la lettura (attenta e interessata) dei volumi migliori della (poca) saggistica che ho apprezzato nella mia vita: I Manuali delle Giovani Marmotte. Read more »
Come accennato ieri il lavoro su Street Basket: One on One per OUYA sta proseguendo e, salvo imprevisti, dovrebbe essere terminato nel giro di qualche giorno. Poi si tratterà di attende la review per l’approvazione che però, anche nel migliore dei casi, farà slittare la pubblicazione probabilmente verso metà mese (sul forum ufficiale si parla di una piccola chiusura intorno alla festa del 4 luglio). Read more »
Mentre sto lavorando al porting per OUYA di Street Basket: One on One (qui, per il discorso di gioco uno contro uno c’è in effetti un po’ più da fare, e sto comunque approfittandone anche per aggiungere un po’ di OUYA feeling alla GUI) vedo con piacere che non solo capitano frequenti aggiornamenti del firmware (segno di una grossa attenzione da parte dei responsabili del progetto di sfruttare il feedback degli utenti per migliorare il tutto) ma che il numero di giochi (o applicazioni) disponibili aumenta a ritmo vertiginoso.
Tra le ultime cose uscite vi segnalo tre titoli che, secondo me, meritano almeno una occhiata.
Il primo è iStoryBooks, che propone al suo interno storie interattive per bambini. Direi che è la prima applicazione in qualche modo “educational“, e credo non sarà l’ultima. Anche questo settore ha infatti spazio, probabilmente, su un televisore.
Il secondo consiglio è Cosmic Conquest, un gioco di strategia e azione frenetico e dalla grafica interessante. Forse una delle cose più curate dell’ultimo giro di aggiunte.
E il terzo e ultimo nome che vi propongo è piuttosto noto nel mondo Android, ovvero Diversion. Endless run in 3D, la cui presenza fa pensare che OUYA stia iniziando ad interessare a sempre più realtà già presenti su Google Play. Bene bene :-)
Anche se apprezzo molto Ken Follett, come tanti, davanti a quel capolavoro che è I Pilastri della Terra mi sono chiesto se fosse davvero opera sua (o completamente opera sua) tenendo conto del grosso salto che c’è tra quel romanzo e tanta della sua pur ottima produzione precedente. Poi, in questi giorni, complice uno sconto particolarmente interessante su Amazon, ho comprato in digitale Il martello dell’Eden. E, dopo avere iniziato la lettura, mi sono di nuovo chiesto se anche questa sia davvero opera sua. Ma, in questo caso, per il motivo OPPOSTO. Come può lo stesso autore di tanti altri libri memorabili avere scritto una cosa del genere? Con personaggi abbastanza improbabili, spinti da motivi improbabili, e descritti nelle loro ancora più improbabili elucubrazioni? Read more »
Provate ad indovinare quale è oggi il gioco gratuito più scaricato sul Samsung Store – nella categoria Independen? Vi serve un aiutino? Beh, sappiate che il nome inizia per easy :-D