The Killing – Season 3
12
Dopo una lunga pausa anche The Killing, uno dei miei serial preferiti della scorsa stagione, è reiniziato, proiettandoci circa un anno dopo la complessa conclusione del caso di Rosie Larsen. Sarah Linden indossa una divisa per lavoro, ma non è quella della polizia, mentre Stephen Holden sta velocemente facendo carriera, con un collega più anziana e tranquillo. Ma tutto cambierà in fretta, facendoci ripiombare in una cupissima e piovosa Seattle, Washington, quando la scoperta di un cadavere di una giovane vagabonda aprirà il coperchio ad una serie di omicidi, apparentemente collegati ad un vecchio caso di Linden. Dopo le prime tre puntate non posso gridare al rinnovato capolavoro, ma la serie, grazie ai personaggi, al ritmo della sceneggiatura e alle ambientazioni, rimane di alto livello. Ammetto che mi manca l’ormai consolidata serie di “soliti sospetti” del caso precedente, e che la famiglia Larsen era davvero ben costruita (e il “rimpiazzo” al momento non ha la stessa drammaticità), ma la homicide detective Linden e l’Eminem wannabe Holden hanno le spalle abbastanza larghe da portare avanti tutto senza (quasi) avere bisogno di altri.