Revolution
17
Se cercate un’alternativa zombie-free di un mondo post-apocalittico e vi piacciono le trame ampie e complesse, beh, allora valutate di dare una occhiata all’ultima creazione di Eric Kripke (autore delle prime cinque stagioni di SuperNatural): Revolution. Trasmesso dalla NBC, e prodotto dal “signor Lost” J. J. Abrams, questo nuovo serial ha davvero tutto perché possa trovare spazio nel vostro tempo libero: una miriade di bei personaggi, un mondo intero, riscritto, in cui spaziare, un certo gusto western/steam punk, tanta azione, e quell’altalenare tra presente narrativo e passato narrativo che abbiamo amato in Lost o Flash Forward.
L’incipit è questo: in un momento specifico l’elettricità sparisce ovunque nel mondo, per non tornare. Un enorme blackout mondiale che paralizza l’economia e fa scoppiare panico e rivolte, fino ad arrivare ad un nord America gestito da una violenta dittatura militare, come unica alternativa ad una peggiore violenza anarchica. In una delle piccole comunità rurali (che pagano comunque i tributi alla Repubblica Monroe) vive Ben Matheson con i due figli, un uomo tranquillo che però nasconde un segreto. Lui sa infatti qualcosa del perché del blackout e, forse, conosce anche il segreto per ripristinare l’energia. Ma quando il capitano Tom Neville (lo straordinario Gus Fring/Giancarlo Esposito visto in Breaking Bad) viene a catturarlo la situazione sfugge di mano e viene ucciso. Inizia così un viaggio in un’America distrutta che vede da una parte la militia intenzionata a portare a Monroe almeno il figlio di Matheson, e dall’altra la sorella del ragazzo catturato (Charlotte/Tracy Spiridakos), insieme ad un manipolo di altre persone tra cui spicca lo zio Miles (Billy Burke), che tenterà di liberare il fratello e, possibilmente, di rovinare i piani a Monroe, quali che siano esattamente.
Il numero di personaggi già visti qua e là è così elevato che è impossibile elencarli tutti. Citerò solo l’affascinante Elizabeth Mitchell di Lost/Visitors (nel telefilm è la moglie di Ben Matheson) e Mark Pellegrino (tra le tante cose, Jacob di Lost e Lucifer di SuperNatural) qui ufficiale nell’esercito di Monroe.