The River
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È iniziata pochi giorni fa, con la messa in onda delle prime due puntate, la programmazione di un nuovo promettente serial che l’ABC è riuscita ad ottenere vincendo un’asta sui diritti che la vedeva contrapposta alla NBC. I confronti di The River con Lost, citati da più parti, sono probabilmente dovuti più che altro all’aspetto visivo della giungla in cui la storia si muove (anche se qui siamo da qualche parte lungo il Rio delle Amazzoni, e non su un’isola posizionata chissà dove), ma in effetti gli aspetti soprannaturali non mancano neppure in questa nuova produzione, come non mancano neppure personaggi interessanti, in una tenuta che ricorda parecchio quella degli isolani più famosi di sempre.
La trama è quella tipica di una certa letteratura horror d’altri tempi: un personaggio (il famoso esploratore Emmet Cole) è scomparso in uno dei suoi viaggi in Sud America, un viaggio di cui nessuno sembra sapere molto, e nel quale aveva deciso di non avere con sè alcune delle persone con cui di solito lavorava. Ma, dopo sei mesi di ricerche infruttuose, proprio quando ormai si inizia a celebrarne la morte, un segnale del suo dispositivo di soccorso viene intercettato e quindi moglie, figlio e una piccola squadra di persone partono per cercare di rintracciarlo. Quello che scopriranno, muovendosi nei meandri del rio è che quest’uomo – il cui motto è sempre stato “There’s magic out there”, parlando delle meraviglie della natura – in quest’ultima spedizione si era messo a cercare un aspetto della magia meno innocuo.
Bello il background e belle le relazioni tra i personaggi. Non così bella la scelta di regia di proporre il serial come mockumentary (cioè far finta che la spedizione sia ripresa in stile real tv e che noi stiamo guardando quelle riprese montate). Ma complessivamente le prime due puntate comunque “reggono” – nonostante parecchie “falle” e qualche scelta poco convincente – e viene davvero voglia di capire cosa è capitato (e dov’è ora) il signor Cole. Soprattutto sapendo che (almeno la prima stagione) dovrebbe essere contenuta tutta in solo otto episodi – garantendo così un certo sviluppo organico a questa avventura.