Alcatraz
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C’è anche la mano di J.J. Abrams dietro l’attesa nuova seria TV proposta dalla FOX, Alcatraz, e c’è anche Jorge Garcia (l’Hugo di Lost) tra i protagonisti principali. E se queste due cose, da sole, non vi sembrano un motivo abbastanza buono per dare almeno una occhiata, sappiate che le premesse per una storia con i fiocchi ci sono davvero tutte: un sacco di cattivi con uno scopo misterioso, salti nel tempo, una sezione segreta delle forze dell’ordine, un coppia di eroi bene assortita e una narrazione che procede su due piani (presente e passato).
Vi ho incuriosito? Beh, allora direi che vi posso svelare anche un po’ di background :-) : quando, nel 1963, il carcere di Alcatraz è stato chiuso non è accaduto per motivi di budget, e le persone presenti non sono esattamente state spostate sulla terra ferma. Semplicemente tutti i presenti sono scomparsi nel nulla – all’improvviso – senza un motivo comprensibile. E ora – intendo ai giorni nostri – i criminali spariti nel passato sembra che stiano iniziando a ricomparire, uno dopo l’altro. Non invecchiati di un solo giorno. E con più di un obiettivo in mente.
Vi ricorda qualcosa? Forse 4400? In effetti potete avere anche ragione, ma a dirla tutta la somiglianza è in realtà davvero ridotta. E comunque sia la base per quello che capiterà è intrigante e le cose che ci possono avere costruito sopra davvero moltissime. Se non ho capito male in realtà la maggior parte degli episodi saranno più di rintraccia e cattura che di sviluppo, come da prassi per la maggior parte dei serial in circolazione (anche Fringe o X-Files avevano la maggior parte delle puntate di “riempimento”). Ma la spina dorsale della narrazione dovrebbe comunque essere ben percepibile sempre, tenendo (si spera) altro l’interesse del pubblico, verso l’epicità che ci aspettiamo quando c’è di mezzo Abrams.
Che dire? L’inizio è promettente – e io ho sempre adorato Garcia. Ed è notevole vedere di nuovo in azione anche Sam Neill – dopo averlo apprezzato nello splendido ma sfortunato Happy Town.