Posizione di tiro

Carico di morte, noir, crudo e freddo, tanto coinvolgente quanto dannato. Così è Posizione di tiro, dell’autore Jean-Patrick Manchette, reso graficamente da Jacques Tardi (noto per l’eroina Adele Blanc-Sec, portata sul grande schermo lo scorso anno da Besson) e pubblicato in un bel formato “largo” dalla Coconino Press. Dal tratto “francese” e dal ritmo incalzante, nonostante i tanti silenzi del protagonista Martin (spietato killer, che cerca di abbandonare il mestiere per tornare dall’amata di gioventù), questa graphic novel si appoggia egregiamente su una bella storia, che ci porta, dopo un breve inizio negli Stati Uniti, in una Parigi percepibile ma davvero poco poetica. Una Parigi in cui si muovono malavitosi di vario livello, interessati a un colpo di un livello superiore, che vogliono assolutamente venga portato a termine dal nostro ormai riluttante assassino, in cui strade anonime, case anonime e alberghi sono le location dominanti, in cui il body count sale rapidamente pagina dopo pagina. Fino ad un buon finale, che giustifica il titolo dell’opera, e che rende parzialmente circolare il tutto. Completando degnamente un percorso carico di vuoto e di errori, così plausibilmente surreale da lasciare una traccia fredda nella memoria, quando prova a ritornare alle singole pagine, ai singoli eventi.

Un bel volume, da leggere se si apprezzano le storie crude e se si apprezza il tratto deciso ma graffiante di Tardi.

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