Neonomicon
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Tra le tante ottime cose che ho ricevuto per Natale nell’ambito fumetti merita sicuramente una menzione speciale Neonomicon, firmata dall’eccelso Alan Moore, insieme a Jacen Burrows. Questa miniserie in Italia è uscita in un unico volumetto che narra le vicende di alcuni agenti dell’FBI che indagano su una strana sequenza di omicidi – in apparenza rituali e simili – compiute da persone senza un evidente legame tra di loro, che non si conoscevano. H. P. Lovecraft non è solo una “scusa” per una bella graphic novel soprannaturale, ma, nonostante l’ambientazione attuale, è, con il suo immaginario, lo spirito di tutto quello che c’è. Ritagliato in chiave moderna, per così dire “aggiornato” , c’è infatti parecchio di quanto conosciamo degli incubi dello scrittore di Providence, ed è grazie a questo pregresso, a questa conoscenza che già abbiamo, che in sole 160 pagine Moore riesce a consegnarci una vicenda spaventosa, emozionante, dal ritmo irregolare, e con un finale davvero bello. Non abbiamo le ambientazioni isolate e “nebbiose” dei libri originali, alcune delle chiavi della storia (sesso e droghe) sono un’elaborazione abbastanza originale di quanto sotteso nei racconti, ma tutto si appoggia davvero bene alla mitologia lovecraftiana tanto da aggiungere a questa molti spunti che credo potranno essere ulteriormente sviluppati in altre narrazioni future. Last but not least, *questo* testo è pronto per una trasposizione cinematografica (con un bravo regista e un bel po’ di soldi) non necessariamente adatta solo agli appassionati del genere. Chissà che, dopo tante cose gradevoli ma per lettori, non si riesca quindi ad avere finalmente qualcosa di “grande” – per il cinema – dedicato all’importante lavoro di questo eccezionale scrittore del novecento, dopo che tanto è stato trasposto egregiamente per altri media.