Prince of Persia – Le sabbie del tempo
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Tra le tante (forse troppe) opere cinematografiche che derivano da videogiochi ce n’è almeno una (uscita nelle sale nel 2010) che è stata in grado di ottenere un buon successo di pubblico senza tradire troppo l’ambientazione su cui è stato ricavata. Questo film, diretto da Mike Newell (regista anche di Harry Potter e il Calice di Fuoco) ha una storia indipendente dall’omonimo episodio della saga di Prince of Persia (videogame), ma riesce ad agganciarsi comunque a vari punti della trama “originale” e a veicolare (grazie alle scelte di ripresa, e alla plasticità dei tanti salti e combattimenti di Dastan – Jake Gyllenhaal) il feeling da joypad a tal punto che spesso, durante la visione, si ha quasi un tic nervoso col pollice alla ricerca del pulsante “salta”.
Anche in questo film le riprese d’ambientazione – soprattutto della città di Alamut – sono mozzafiato, e la cura nei combattimenti e negli effetti speciali fornisce allle scene d’azione quella frenesia ormai consolidata che ci si aspetta da un prodotto di questo genere.
Gli attori sono poi tutti molto nel ruolo. Sia il protagonista (che non solo si è distinto anche nel recente SourceCode ma che si è fatto sicuramente amare come Donnie in Donnie Darko), sia la bella principessa di Alamut (Gemma Arterton – Fields in Quantum of Solace) sia, infine, l’ottimo Ben Kingsley, qui con un ruolo non proprio Ghandiano.
Bello, anche se forse un po’ prevedibile il finale, ma probabilmente migliori vari altri momenti durante lo svolgimento della storia, nonostante l’altalenante ruolo dei fratelli e la parte più “comica” che, a mio parere, ricorda qualcosa di Guerre Stellari.
Se non avete avuto modo (magari anche per scelta) di vederlo sul grande schermo quando è uscito, la visione in DVD o BluRay – in questo momento di feste – può regalare un paio d’ore di relax senza lasciare in bocca nessuno di quei fastidiosi mugugni che spesso sono inevitabili dopo qualche film del genere, quando non così curati o quando qualcosa, nell’alchimia che devono avere tutti gli aspetti di queste produzioni, è stato semplicemente preferito al resto.