Persons Unknown
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L’americana NBC giusto qualche giorno fa ha proposto sul piccolo schermo il pilot di una serie che sembra essere molto promettente: Persons Unknown. A metà tra “Il Prigioniero” e il più classico gioco d’avventura (strizzando anche l’occhio ai reality), questo telefilm inizia mostrandoci un gruppo di persone (non legate tra di loro, di diversa estrazione sociale e città di provenienza) che si svegliano in una stanza d’albergo che non hanno mai visto senza sapere esattamente come sono state portate lì. Dopo aver risolto il primo enigma (come uscire dalla stanza – chiusa a chiave) si accorgeranno di trovarsi in una microscopica città – da cui non possono però scappare.
L’atmosfera – complice la composizione del gruppo eterogeneo, e il cast che sembra davvero azzeccato – è carica di mistero e tensione, e se lo svolgimento non si limiterà a proporre piccole missioni da risolvere ma giocherà con una struttura più ampia (ed è plausibile che capiti – tenendo conto che un po’ di background “esterno”, relativo ad uno dei personaggi femminili, è già in moto) ci si può aspettare un piccolo (13 puntate previste) capolavoro.
Note: qualcosa (mi auguro sia solo qualcosa, però) ricorda vagamente Dollhouse (intendo,il giornalista esterno – che fa il verso al tipo dell’FBI – e il fatto che anche la casa della mamma di una dei rapiti sia “controllata” qualche piccolo richiamo lo fa…), e qualcos’altro ricorda invece un altro telefilm (di cui al momento non ricordo il nome) in cui tutti gli abitanti di una cittadina erano in realtà in protezione testimoni.
Non cito – tra le similitudini – ovviamente né Truman Show né Time out of Joint perché in nessuno di questi due casi c’era – inizialmente – consapevolezza… ma l’idea della città “chiusa” un po’ rimanda anche a questi due titoli…