Incipit da favola

ilmiolibro.it – sito con cui ho pubblicato “Natale per caso” (divertissement a quattro mani scritto insieme a Fabio Trenti) ha indetto un concorso letterario che sembra interessante :-)
Riporto le note – ma la pagina ufficiale è qui: http://temi.repubblica.it/ilmiolibro-holden/incipitdafavolaliniziativa/
 

Incipit da favola. Il racconto lo scrivi tu.

L’iniziativa. Per partecipare all’iniziativa, dovrai scrivere una fiaba o un breve racconto per ragazzi partendo dall’ incipit scritto per l’occasione dall’autrice Paola Mastrocola, ed inviarlo al sito entro il 19 aprile.

Come partecipare. L’iniziativa è aperta a tutti gli utenti iscritti al sito ilmiolibro.it  Per l’iscrizione è previsto il requisito della maggiore età. Tutte le informazioni sono contenute nel regolamento e nel form di iscrizione che dovrai leggere e sottoscrivere per partecipare.
Il testo inedito che invierai dovrà contenere :

1) una tua breve presentazione;
2) il titolo del racconto;
3) il racconto inedito, di lunghezza compresa tra i 2.000 e i 6.000 caratteri spazi inclusi che rappresenta il proseguimento dell’incipit di Paola Mastrocola.

I migliori 50 in un’antologia. La giuria di Scuola Holden farà una selezione dei migliori 50 racconti che saranno pubblicati  in un’antologia creata sul sito ilmiolibro.it. L’antologia sarà presentata da Scuola Holden nell’ambito della Fiera del libro di Torino. I proventi derivanti dalle vendita del volume, al netto dei costi di stampa e spedizione, saranno devoluti  in beneficenza all’associazione Casa Oz.

Il sondaggio e il vincitore. Dieci racconti finalisti secondo la giuria di Scuola Holden verranno pubblicati on-line sul sito. Gli utenti de ilmiolibro.it potranno votare fino al 3 maggio per eleggere il miglior testo.
Il vincitore, proclamato on-line, sarà invitato alla presentazione dell’antologia alla Fiera del libro di Torino e riceverà un buono di €250,00 per stampare attraverso ilmiolibro.it.

Invia il tuo racconto. Entro il 19 aprile vai nella tua pagina personale “La mia pagina“, clicca nel box “Incipit da favola”, leggi il regolamento, aderisci al form di iscrizione e carica il tuo file word.

Ugly Hill: the end…

Non ricordo se su questo sito vi avevo già parlato di Ugly Hill, splendido e premiato web-comic di Paul Southworth (di sicuro lo avevo fatto su marcogiorgini.com). Un disegno splendido per un umorismo perfetto, il tutto a supportare un universo popolato da mostri fin troppo umani. Un capolavoro che però da circa una settimana ha chiuso i battenti, probabilmente per sempre, dopo quasi tre anni e mezzo di costante attività. Che dire? Un grosso grazie a Paul per quello che ha fatto fino a questo momento, e un invito a chi non avesse avuto modo di leggere le strisce mentre ancora venivano prodotte di farsi un bel giro ora, nella speranza che il sito comunque rimanga on-line (anche se inattivo) ancora a lungo.

Roar!

Giusto oggi il mio amico Max mi ha segnalato una vecchia ma bella recensione di un gioco per PC che ho scritto tanto tempo fa (e al quale aveva lavorato anche lui come grafico): Roar.
Un piccolo e frenetico shoot’em up che a metà degli anni 90 mi aveva dato buone soddisfazioni – ottenendo critiche positive e molto interesse in un periodo in cui internet non era diffuso come ora (almeno in Italia). Se vi va di leggere cosa pensava Maurizio Massasso di questa produzione 5212 Entertainment questo è il link: http://www.gameprog.it/?resource=233

Ah, nota di colore. Dato l’hype che questa prima prova aveva generato avevo iniziato a sviluppare una versione 2, con effetti migliori e grafica più grande. Versione mai rilasciata, ma di cui ho ritrovato i sorgenti mentre scorrevo un backup. Facile che, con una spolverata, sia ancora oggi uno scacciapensieri almeno simpatico. Vedremo un po’ :-)


Il link di quella recensione NON è più attivo. Sono riuscito a trovare una copia del testo su WayBackMachine a questo indirizzo: https://web.archive.org/web/20050509071218/http://gameprog.it/?resource=233

Confidando di non fare torto all’autore riporto il testo anche di seguito – cercando di preservare la cosa (anche) in questo modo.


ROAR!!! Il nome fa presagire un bel gioco di corse…e in effetti…non è così! Il gioco in questione è un arcade con visuale dall’alto nel vero senso della parola! Vi trovate alla guida di una navetta spaziale e dovete distruggere tutto quello che vi si para davanti, su uno sperduto pianetucolo da colonizzare (…presente Americani vs. Indiani? Ecco! Solo che le frecce le avete voi!).
Il tutto si presenta come un singolo file zippato che non richiede installazioni o altre amenità simili: all’avvio si crea automaticamente un file di configurazione nella directory in cui si trova (più facile di così…altro che Microsoft!!!). Abbiamo a disposizione tre tipi di missione: eradicare le difese terrestri, abbattere le navicelle aliene oppure (…indovinate un po’?!?!?) eliminare entrambe!!!
Al primo impatto sembra di tornare indietro nel tempo, quando si perdevano le nottate dietro ad Asteroids e al suo degno seguito Blasteroids. Una cosa va detta. In questo gioco lo scrolling dello schermo non è automatico; ovvero non è la mappa che si muove e noi la dobbiamo seguire ma esattamente il contrario, vale a dire la mappa si muove cercando di mantenere la nostra navetta al centro del monitor.
La grafica passa da livelli buoni a discreti. I fondali sono realizzati in maniera veramente buona, al livello delle mappe di Starcraft; si pecca in alcuni dettagli degli sprite (bordino grigio attorno alle astronavi) e nelle esplosioni, forse l’aggiunta di qualche effetto tipo fumo e pezzi che cadono non avrebbero guastato.
Effettivamente risulta poco vario sotto quest’aspetto in quanto troviamo le stesse navi nemiche e lo stesso fondale anche procedendo nel gioco (pur con l’aggiunta, in media, di una nuova nave ogni due schemi) Come nel più classico degli arcade, il gioco è improntato all’immediatezza: prima si spara e poi si ragiona!
Ovviamente più navi e strutture nemiche vengono neutralizzate, più bonus si otterranno, indispensabili per ricaricare gli scudi, fare rifornimento di carburante, riarmare l’artiglieria di bordo e ridare energia alla caffettiera presente in abitacolo!
L’azione di gioco però mi ha lasciato perplesso: inizialmente, quando le navette sono poche e le installazioni ancora meno, ci si trova di fronte ad una difficoltà decisamente bassa (tipo che anche un bambino grasso con le manine impestate di nutella ce la farebbe!) ma poi, con l’avanzare delle missioni, la difficoltà aumenta radicalmente, e si arriva al punto di avere 50 navette di diversi tipi (quelle verdi sono dei veri e propri missili), 20 radar e 10 torrette farcite di cannone! Divertente, ma un incubo!
L’intelligenza artificiale è improntata all’aggressione, ovvero quando noi entriamo nel “range” di una navetta nemica, questa immediatamente acquisisce il bersaglio (sparano anche da dietro!!!!) e inizia a puntare dritto contro di lui (cioè noi! Sigh….). Se il bersaglio si muove la navetta lo segue fino ad arrivare talmente vicino da dovergli orbitare attorno. Con le navette lente non è un problema in quanto vengono rapidamente seminate, aggirate e fatte esplodere (la classica “carne da cannone”) mentre con i sopracitati missili verdi le cose si complicano perché non è facile scrollarsele di dosso e trovare un’angolazione giusta per sparare!
Immaginate quando ce ne sono cinque o sei che vi tallonano! Uno dei problemi principali, infatti, è quello della crescita eccessivamente veloce della difficoltà: livello 1 – I can win , livello 5 (sono 22 in totale..) – Nightmare. Una pecca può essere la gestione delle collisioni: passando sopra un’astronave nemica, non sempre la si “prende”, cosa che negli arcade dall’alto non è contemplata, in quanto il livello di volo è considerato lo stesso per tutti.
Il sonoro è realizzato molto bene, ottime le musiche d’accompagnamento e anche gli effetti rendono bene l’idea. Peccato solo per l’accavallamento dei suoni che, a volte, tronca le esplosioni a metà per eseguire il fuoco dell’astronave (in fondo non tutti hanno a disposizione uno studio di registrazione come quello dei Westwood con 64 piste digitali!).
Concludendo, un gioco accattivante, non semplice ma comunque capace di far passare allegramente i canonici “cinque minuti di pausa mentre il capo non mi vede” se è questo quel che cercate. Inutile parlare di requisiti di sistema: dal P75 in su, tutto va bene (qualche problema si registra sugli swatch da polso, ma verrà fixato al più presto!). P.S.: se qualcuno lo finisce…vorrò conoscerlo personalmente per sapere come c’è riuscito !! :))
A risentirci alla prossima recensione!

Maurizio “Jester” Massasso
Thanx to:  Marco “Il_Nero” Parodi

Cecilia Randall in centro a Modena…

Sabato 21 marzo, alle ore 18, Cecilia Randall terrà la sua prima presentazione del già best-seller Il Cavaliere del Tempo (Hyperversum III) all’interno dei locali della libreria Giunti, in via Emilia Centro, 261 a Modena. Farà da presentatore/moderatore (tah-dah) Marco Giorgini.

Se volete informazioni extra questi sono i contatti della libreria:

tel/fax: 059 218406
e-mail: modena@giunti.it

Lo stesso giorno, prima di questa presentazione, Cecilia (dalle ore 15) sarà presente all’incontro L’arena delle storie (organizzato dal servizio biblioteche di Modena), insieme a Lorenzo Trenti.

Informazioni su questo appuntamento: www.comune.modena.it/biblioteche/holden

Kurt Comics si rinnova

Dopo quasi un anno di stasi c’è qualche novità sul mio sito di fumetti: www.kurtcomics.com
Ora basato su WordPress e ComicPress ha come news più importante che le strisce sono state tutte (a almeno tutte le ultime 120) riproposte a una risoluzione più grande – e quindi più simile a quanto viene oggigiorno proposto da altri disegnatori (o meglio – da disegnatori veri).

Per storico posto anche uno screenshot della versione “vecchia” del sito (ancora attivo cmq all’indirizzo www.kurtcomics.com/index.asp)

Se non ho sbagliato qualcosa i commenti dovrebbero essere abilitati… quindi se vi va di passare e di lasciare un “ciao” la cosa sarà gradita .-)

Ah, il sito si è rinnovato perché l’idea è di riprendere con la pubblicazione (regolare) di vignette…

Yep…

…here we are. Ora sono presenti – nella versione WordPress/ComicPress di Kurt Comics TUTTE le strisce prodotte so far, o almeno quelle che erano presenti nella versione vecchia – in italiano. Non mi resta che finire di sistemare il CSS e ricominciare a produrre strisce nuove :-)

Primi cambiamenti…

Ok, in effetti l’operazione di “trasbordo” sembra MOLTO più lunga di quanto mi aspettassi (e non sono ancora contento del tutto delle modifiche al css che ho fatto) ma intanto ho approfittato della necessità di rimettere on-line le vignette con un naming che piaccia a ComicPress per fare un po’ di cambi. Quindi, al posto delle mini-strips (come dimensione) che eravate abituati a vedere, eccone delle nuove, a 800 punti di risoluzione :-)
Spero che il cambio sia apprezzato. Al momento sono di nuovo “agibili” le vignette dalla 148 in avanti. Spero tra oggi e domani di riuscire ad avere anche le altre – anche se quelle saranno purtroppo “piccole” come sul vecchio sito (ancora accessibile qui)

Ah, a breve saranno di nuovo on-line anche i link ai siti amici di Kurt Comics :-)

Ok, proviamo…

…ora cambio i settaggi di helm in modo che le pagine php siano preferite a quelle asp. In questo modo chi si collega vedrà il nuovo layout (che non ha ancora i contenuti) anziché quello vecchio. Ah, chi volesse cmq ancora navigare nel sito asp può ancora farlo cliccando qui.

Configurazione Windows Live Writer…

Mentre cerco ancora di sistemare il layout di ComicPress sono riuscito ad “agganciare” il nuovo sito con Windows Live Writer. Vediamo se funziona tutto come deve :-)

Nuovo layout per Kurt Comics!

Da oggi inizia il “trasbordo” di kurt comics dal mio vecchio codice asp a wordpress. Non sono ancora sicuro che sia una buona idea a dire il vero, ma sono molto molto curioso di provare, dopo che ho visto che anche PvP usa comicpress :-)

Webmaster: Marco Giorgini - mail: info @ marcogiorgini.com - this site is hosted on ONE.COM

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